Trossi nel cassetto
«È una sconfitta senza precedenti» è la frase più pesante e amara pronunciata a La Stampa dal presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo (Partito Democratico) con cui annuncia l’accantonamento, almeno per questa legislatura, del progetto di raddoppio della strada Trossi. Se ne parla a intervalli regolari da Natale: il piano aveva l’approvazione del consiglio provinciale che è a maggioranza di centrodestra mentre il presidente è espresso dal centrosinistra. O almeno sembrava avercela fino alle sedute di fine 2023 dove era necessario approvare il bilancio dell’ente e anche la variazione che avrebbe liberato le risorse (6,9 milioni) per trasformare a due corsie per senso di marcia il tratto che attraversa Gaglianico fino alla rotonda con le strade per Candelo e Sandigliano. Fu allora che iniziò un duello che prima sembrava ricomposto e poi portò al non voto dell’emendamento. L’ultimo atto è stato un’assemblea dei sindaci in cui la maggioranza dei primi cittadini si è espressa a favore dell’intervento, anche perché parte di un complesso di opere sulla viabilità provinciale che avrebbe coinvolto tangenziale della valle Elvo, raddoppio del tratto Cossato-strada Trossi, proseguimento del Maghettone. «Nessuno dei sindaci presenti» ha detto Ramella Pralungo parlando dell’ultimo incontro dei primi cittadini «ha mostrato esitazioni ma mancando meno di due mesi alle elezioni dobbiamo rimandare la prossima assemblea sulla questione a dopo il voto». Il giro alle urne tra l’altro potrebbe rimescolare la composizione e i rapporti di forza in consiglio. Lo stesso Ramella Pralungo resterebbe alla guida dell’ente territoriale solo se venisse rieletto sindaco di Occhieppo Superiore. «Proprio in questi giorni» ha aggiunto il presidente «le province nostre vicine di casa hanno incassato dalla Regione 40 milioni di euro per la realizzazione della Vercelli-Novara. Questo fa riflettere su due ordini di problemi: il primo è che rispetto ad altri territori Biella non riesce a intercettare fondi rilevanti per ridurre l’isolamento. Il secondo è un malfunzionamento del consiglio che ha zittito per il momento la volontà dei cittadini». O almeno dei primi cittadini: all’assemblea stando a La Stampa erano presenti Benna, Biella, Cavaglià, Cerrione, Gaglianico, Massazza, Pettinengo, Piatto, Sandigliano, Valdengo, Verrone e Zimone, a cui andrebbe aggiunto Occhieppo Superiore il cui sindaco è Ramella Pralungo. Sono tredici su 74, meno del 20 per cento, non un sintomo di enorme interesse sul tema.
Ipse dixit
“Con me in foto posa Bernardo, un simpatico ragazzo americano dell’Oregon che ieri sera, dopo cena a La Civetta, mi ha dato il permesso di postare la foto e di pubblicare un angolo aperto della sua vita. Bernardo se la cava con la nostra lingua e gli ho chiesto dove l’avesse imparata: «Benni ho velocizzato il mio apprendimento dell’italiano perché il mio lavoro, sono steward per una compagnia aerea di New York, mi portò a visitare parte del nord Italia. Con Biella è stato amore a prima vista. Ho venduto ogni cosa che avevo in Oregon e ho coronato il mio sogno di compare casa qua, a Biella, più precisamente nel quartiere Riva. Sono un uomo felice». Benvenuto a Biella Bernardo e… grazie”
(Post-racconto di Benni Possemato, ex consigliere comunale e titolare del ristorante La Civetta del Piazzo)
Il derby in Provincia
Sabato alle 18 si è giocata l’edizione numero 256 del cosiddetto derby della Mole, la sfida tra Torino e Juventus nel campionato di serie A di calcio. Un po’ a sorpresa, ha rivelato un derby politico-amministrativo in seno all’amministrazione provinciale. Emanuele Ramella Pralungo, il presidente in carica oltre che sindaco (ricandidato) di Occhieppo Superiore, tifa Torino. E lo ha mostrato via social con una fotografia scattata dagli spalti dello stadio, con tanto di maglia granata addosso, da vero fedelissimo e accanto la figlia, anche lei in tenuta da tifosa. Prontissimo il commento da vero derby di Edoardo Maiolatesi, consigliere comunale a Biella e provinciale per Forza Italia: «Torino è bianconera». Curiosamente, è una specie di riedizione in versione gradinata del duello che ha visto Ramella Pralungo e Maiolatesi contrapposti sulla di cui sopra questione del raddoppio della strada Trossi, con il primo favorevole e il secondo prima sì e poi no, insieme alla maggioranza del consiglio di centrodestra. Quanto al campo, per coloro a cui del calcio importa pochissimo, è finita 0-0. In Provincia, a spanne, aveva vinto Maiolatesi.
Cosa succede in città
Oggi alle 16 a Biella sarà Domenico Calvelli il relatore nell’appuntamento settimanale con gli “Incontri del pomeriggio” dell’università popolare UpbEduca: parlerà di “Italianità, la nazione italiana sotto i riflettori della storia” nella sala convegni della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella in via Gramsci. L’ingresso è libero
Oggi alle 18 a Biella un incontro pubblico tiene a battesimo il ritorno dell’associazione Mucrone Local, da anni in prima linea per la tutela e la valorizzazione della conca di Oropa. Appuntamento nella sala conferenze di Città Studi in corso Pella
Oggi alle 20,45 a Cossato la stagione teatrale prosegue con “Fiori d’acciaio”, diretto da Michela Andreozzi e Massimiliano Vado e interpretato, tra le altre, da Barbara De Rossi e Martina Colombari. Biglietti ancora a disposizione a 25 euro a questo link
Oggi alle 21,30 al Piazzo il martedì musicale del Biella Jazz Club propone il concerto di Francesca Ajmar e del suo quintetto che proporranno i brani dell’ultimo di sco “Luz do Mar” nella sede di palazzo Ferrero
La linea immaginaria dei termosifoni
Da ieri è terminato l’inverno delle caldaie: nella maggior parte del territorio della provincia di Biella i termosifoni devono restare spenti e lo saranno fino alla metà di ottobre. Non che fossero necessari, date le temperature degli ultimi giorni con picchi sopra i 25 gradi. Ma da oggi una perturbazione dovrebbe trasformare la finta estate nuovamente in primavera, con condizioni meteo più consone al periodo e magari, in qualche caso, sufficienti per convincere qualche cittadino freddoloso a telefonare in municipio chiedendo una proroga all’accensione. È un passo che non dovranno fare gli abitanti di quella manciata di paesi considerati nella cosiddetta zona F, quella dove è consentito avere i caloriferi in funzione in qualunque giorno dell’anno senza limiti. Per semplificare sono quelli della fascia alpina, ma esiste un parametro oggettivo stabilito dalla legge per decidere chi piò e chi no: è quello dei “gradi-giorno”, calcolati in base alla differenza delle temperature quotidiane nel periodo invernale rispetto a quella ideale di 20 gradi. Più è alta, più ci si avvicina alla zona in cui vige la libertà di termosifone. Nel Biellese la regola vale per 25 Comuni su 74, un terzo: Ailoche, Andorno, Callabiana, Camandona, Campiglia, Caprile, Donato, Graglia, Magnano, Miagliano, Muzzano, Netro, Pettinengo, Piedicavallo, Pistolesa, Pollone, Portula, Pralungo, Rosazza, Sagliano, Sala, Sordevolo, Tavigliano, Torrazzo e Zumaglia. Poi esistono due casi molto particolari: Biella e Valdilana sono infatti divise in due. Nel secondo caso è una conseguenza del dopo-fusione: Mosso e Trivero erano considerati montani, Soprana e Valle Mosso no. Così la separazione prosegue anche oggi che il municipio è uno solo. A Biella invece è stato tracciato un confine a 645,14 metri di altitudine sul livello del mare: più su ci sono Favaro e Oropa, in zona F, più giù Cossila e il resto del territorio urbano, dove (salvo ordinanze e proroghe) le caldaie sono già spente.