Un altro punto di vista
«Era su una sedia a rotelle, aveva piaghe da decubito, nella cella riusciva a malapena a muoversi e la massa adiposa rischiava di comprimere il cuore. Così si è cercata una struttura con celle più capienti ed era stata sondata anche l’idea di trasferirlo in una comunità»: le parole di Sonia Caronni, fino a pochi mesi fa garante dei diritti dei detenuti, descrivono la situazione che aveva spinto il tribunale di sorveglianza, nel novembre del 2023, a disporre una misura di detenzione alternativa al carcere per l’uomo (che oggi ha 35 anni) condannato a trent’anni per l’omicidio della fidanzata mentre erano in vacanza in Sardegna. Quella misura doveva essere in prima battuta una struttura più adeguata ma, come ricorda Caronni, ma non ne era stata trovata nessuna. Così ecco la scelta degli arresti domiciliari a tempo, per un anno, con la possibilità di uscire di casa nel pomeriggio per seguire le terapie in ospedale: «La detenzione domiciliare» ha raccontato a Il Biellese l’ex garante «era finalizzata alla possibilità di sottoporlo a un’operazione. L’uomo aveva dovuto seguire un programma di riattivazione del fisico in modo da tornare a condizioni accettabili e prepararlo all’intervento. Andava in ospedale ogni mattina e ha rispettato tutte le regole dal punto di vista giuridico. Ma purtroppo non è stato possibile operarlo». L’intervento di cui la garante non parla è verosimilmente di quelli che, riducendo la massa dello stomaco, limitano lo stimolo della fame e consentono di affrontare il problema dell’obesità patologica più facilmente, un problema che, sostiene Caronni, si era aggravato proprio in carcere, insieme alla dipendenza dal fumo: «Avevo ricevuto una segnalazione da Erika Pizzato, referente dell’Asl Biella per la sanità penitenziaria, che chiedeva di monitorare le sue condizioni. Lui poteva accedere al sopravvitto, un servizio che dà la possibilità per i detenuti di acquistare alimenti e altri generi di conforto durante il periodo detentivo. Ma purtroppo in queste situazioni non ci sono molti controlli». A oggi non è stato reso noto come e dove l’amministrazione penitenziaria si occuperà di lui. Il primo trasferimento, dopo la sentenza che ha revocato gli arresti domiciliari, è stato nel carcere di Biella ma è verosimile che si tratti di uno spostamento temporaneo, restando l’esigenza di portarlo in una struttura adeguata per la sua condizione, con un dettaglio in più che Caronni ricorda: «Il costo economico per mantenerlo in carcere è il triplo di quello che si spende per tenerlo ai domiciliari». Il Biellese riporta anche le dichiarazioni della mamma della ragazza che fu vittima di quell’omicidio: «Non possiamo essere felici. Tutta questa vicenda non può e non potrà avere niente a che fare con la felicità. Però siamo sicuramente sollevati al pensiero di non trovarcelo più di fronte alle Poste o dietro di noi in auto. Abbiamo passato un anno e due mesi veramente complicati. Il tribunale ha preso la decisione giusta. Siamo consapevoli che vada curato. Ma non a casa: va curato in carcere, perché deve scontare la sua pena».
Ipse dixit
“Anche negli anni Settanta c'era il gossip, ma non tutto usciva sui giornali. Era un mondo molto più lento, non c'erano i social che accelerano tutto e rischiano anche di confondere. Di festival se ne parlava qualche giorno prima dell'inizio e forse c'era più attenzione per le canzoni”
(Gilda Scalabrino, la cantante biellese che vinse Sanremo nel 1975, a La Stampa)
Che cosa vuol dire essere senza medico
C’è un guaio in più quando non c’è il medico di famiglia a disposizione ma bisogna ricorrere a una delle soluzioni tampone messe in piedi dalle aziende sanitarie: lo ha rivelato Il Biellese raccontando un episodio avvenuto in Valsessera dove l’intoppo riguarda i certificati di malattia per giustificare le assenze dal lavoro. A Pray, Coggiola e dintorni esistono gli ambulatori distrettuali con i dottori che a rotazione si occupano dei pazienti che non sono nell’elenco di nessun medico. Per una visita, comprese quelle per richiedere giorni di sospensione dal lavoro per malattia, bisogna contattare un numero di cellulare. E se non ci sono spazi liberi per gli appuntamenti o la necessità si presenta in un giorno in cui non c’è lo specialista a disposizione, resta solo la guardia medica. Che però può rilasciare un certificato per un giorno soltanto. Ecco come funziona, in sintesi. Ci si ammala di lunedì e il prossimo giorno di ambulatorio distrettuale è di mercoledì? Lunedì si va dalla guardia medica, si ottiene il certificato ma poi si torna il giorno dopo per ottenerne un altro. E se l’influenza e i suoi sintomi debilitano e suggerirebbero di restare a letto, pazienza. Non è l’unico inconveniente: sempre Il Biellese segnala problemi anche per chi ha malattie croniche e per i bambini: una madre ha raccontato di aver incontrato tre medici diversi per le visite al figlio e alla fine si è dovuta recare al pronto soccorso. Dopo il pensionamento del pediatra di Coggiola, l’ambulatorio distrettuale più vicino è a tredici chilometri. Nel frattempo Eco di Biella annuncia l’assunzione a tempo determinato di cinque nuovi medici di base: prenderanno servizio nelle aree sguarnite, tre a Cavaglià e due a Valdilana. È una piccola toppa, ma non basta ancora.
Cosa succede in città
Oggi alle 18 a Biella la scrittrice Melania Mazzucco, premio Strega nel 2003, è ospite della biblioteca Frassati di piazza Curiel, invitata dal festival di letteratura al femminile ContemporaneA: parlerà del suo ultimo libro “Silenzio. Le sette vite di Diana Karenne” con Irene Finiguerra
I titoli della settimana
Le notizie principali degli ultimi sette giorni secondo le prime pagine dei giornali locali
Lunedì 10
Eco di Biella Multe per 1,5 milioni in città
Martedì 11
Il Biellese Insulti razzisti al campo, il Ponderano non ci sta
La Stampa Biella, accuse di razzismo nel calcio: “Gli hanno gridato: sei una scimmia”
Mercoledì 12
La Provincia di Biella Travolta e uccisa da un’auto
La Stampa Biella, una provincia sotto controllo con una rete di oltre 450 telecamere
Giovedì 13
Eco di Biella Tre milioni per rinnovare via Italia
La Stampa Adunata, meno 85 giorni all’evento: “Il territorio si farà trovare pronto”
Venerdì 14
Il Biellese «Fricano si curi in carcere, da lui mai nessuna scusa»
La Stampa Ferrovie, in ritardo un treno su tre: “Adesso i pendolari facciano causa”
Sabato 15
La Provincia di Biella Muore travolto dal treno
La Stampa Biella, il calo record degli studenti mentre la media regionale cresce
Domenica 16
La Stampa Biella, provincia “regno” di start up con i record di giovani imprenditori