Un'altra sconfitta per le bici
Verranno definitivamente smantellate le postazioni di Bicincittà, il servizio di noleggio pubblico di biciclette per muoversi a Biella nato nel giugno del 2008 e mai davvero decollato. Lo ha annunciato con una certa enfasi l’assessore ai Lavori pubblici Davide Zappalà: «Il servizio» ha dichiarato a La Stampa «non è mai stato utilizzato, probabilmente perché, visti i costi non eccessivi delle bici, i cittadini preferiscono l'acquisto diretto di un mezzo piuttosto che affittarne uno, magari non consono alle loro aspettative». Si tratta di un gesto poco più che formale perché il noleggio delle biciclette era già impossibile dalla fine del 2020, quando la giunta non rinnovò l’accordo per il sistema di gestione dei prestiti a tempo dei mezzi che, sulla falsariga di quello che avviene ormai nella maggior parte delle città d’Europa, possono essere prelevati in un parcheggio, usati e poi lasciati in un’altra postazione. Il servizio nacque con un finanziamento regionale da circa 65mila euro, quasi 50mila dei quali finanziati dalla Regione, a cui si sono sommati i costi di gestione annuali di circa 10mila euro ogni dodici mesi. Era partito come completamente gratuito, salvo il versamento di una cauzione di 5 euro al momento del ritiro della tessera che dava diritto a usufruire delle bici. Il progetto fu criticato dall’allora opposizione di centrodestra, come rivendica lo stesso Zappalà: «Già durante le legislatura Barazzotto avevo presentato un'interrogazione e i fatti purtroppo mi hanno dato ragione. La scelta dei mezzi è stata infelice, troppo pesanti e non agevoli per attraversare la città». Quando fu il centrodestra a governare, l’allora assessore Marzio Olivero provò a cambiarne i termini senza cancellarlo, aumentando i costi per gli utenti: ai 5 euro di cauzione si sommarono 15 euro per l’abbonamento e una tariffa oraria di 40 centesimi. Non cambiò molto e quando nel 2019, ultimo anno di vero funzionamento, la giunta-Corradino scelse di rinunciare, gli abbonati erano 22 e in dodici mesi non risultava essere stata utilizzata nessuna bicicletta. Pochi mesi fa il Comune rimise in sesto sedici dei mezzi a disposizione per cederli ai servizi sociali in caso di necessità. A ottobre erano scaduti i termini per un servizio più esteso, aperto a più Comuni della provincia, che aggiungesse al noleggio delle bici a pedalata assistita (quelle di Bicincittà erano tradizionali) quello di auto elettriche e monopattini, un’iniziativa di Enerbit, la partecipata dagli enti locali biellesi che si occupa di energia e illuminazione pubblica. Non sono stati comunicati finora gli esiti della manifestazione d’interesse, già partita in ritardo perché la prima scadenza, che avrebbe consentito di attivare il servizio prima dell’estate e della stagione turistica, non aveva visto l’adesione in tempo utile dei Comuni coinvolti.
Ipse dixit
“Un fatto grave come questo non deve succedere, non si va in giro armati. Lo sapete cosa manca in Italia? Il servizio militare, utile a fare capire che cosa significa portare un’arma con sé”
(Andreino Zanchetta, vicesindaco di Rosazza, intervistato da La Provincia di Biella)
Il prezzo della benzina
Ci sono state due impennate nei prezzi dei carburanti nel corso del 2023: una a inizio anno ha coinciso con la fine dello sconto sulle accise, uno dei provvedimenti della prima manovra finanziaria del Governo di Giorgia Meloni, e l’altro è arrivato in estate quando un’altra decisione governativa, quella di imporre ai gestori di mostrare il prezzo medio regionale insieme a quello applicato, cercò di frenare gli impulsi alla speculazione. La buona notizia, come osserva un’analisi pubblicata da La Stampa, è che il 2024 è iniziato con prezzi bassi: il pieno costa fino a 40 centesimi in meno rispetto al punto più alto del prezzo al litro di agosto e resta più basso rispetto alla media regionale che però risente della spinta all’insù delle stazioni di servizio delle autostrade, da sempre le meno economiche. A Biella i prezzi minimi sono 1,669 euro per il gasolio e 1,689 euro per la benzina ma sono numerose le catene che fanno pagare il carburante solo qualche centesimo in più. Vale naturalmente per il self service. Il prezzo per fare rifornimento con l’aiuto del benzinaio sale di circa 20 centesimi al litro. La composizione del prezzo di un litro di carburante è fatto per la maggioranza relativa dalla componente fiscale che, tra Iva e accise, assorbe il 58% del costo al dettaglio di un litro di benzina e il 51% per un litro di gasolio. Levando anche il costo della materia prima, resta circa un 11% di ricavo da suddividere tra produttore, rete di distribuzione e benzinaio a cui vanno poco meno di 3,5 centesimi per ogni litro di benzina messo in un serbatoio.
Cosa succede in città
Oggi alle 9 a Biella comincia la giornata delle finali al torneo Bear Wool Volley, manifestazione giovanile di pallavolo maschile, femminile e Special Olympics che ha visto giocare per tre giorni ragazze e ragazzi di mezza Europa nelle palestre del Biellese. Le sfide decisive si giocheranno al palasport di via Paietta e al Forum dove alle 18 si terrà la cerimonia di premiazione
Oggi alle 10,30 a Biella parte da piazza XXV Aprile a Chiavazza la tappa dedicata alla scuola media del quartiere dell’iniziativa “Tutta mia la città”. L’itinerario prevede un viaggio in bus fino a piazza Duomo per un’ora di pattinaggio su ghiaccio e poi il trasferimento a Cascina Oremo per il pranzo al sacco e i giochi e i laboratori del pomeriggio. Organizzano, insieme al Comune, la cooperativa Tantintenti e le associazioni del quartiere
Oggi alle 16,30 a Biella viene inaugurata nelle sale al pian terreno del Museo del Territorio la mostra “Tra mito e realtà”, una personale del pittore biellese Luigi Gobbi. L’esposizione sarà aperta fino al 4 febbraio a ingresso libero il giovedì dalle 10 alle 14, il venerdì dalle 14 alle 18 e sabato e domenica dalle 10 alle 18
Oggi alle 21 a Oropa alla basilica antica risuoneranno le note di un violino Stradivari fabbricato nel 1721. Lo terrà tra le mani Guido Rimonda che, insieme all’ensemble della Camerata Ducale di Vercelli, eseguirà un repertorio con musiche di Viotti, Vivaldi, Paganini e Tartini. L’ingresso è libero
Oggi alle 21,15 a Crevacuore il centro polivalente ospiterà il concerto dell’Epifania. Sul palco sale la banda musicale di Coggiola. L’ingresso è libero
Oggi alle 22 a Biella allo spazio Hydro di via Cernaia il primo appuntamento dell’anno con la musica è con Befana and Bass: Magma&Zeta e Street si alterneranno in console con un repertorio dedicato alla “bass music”. Ingresso libero con tessera Arci
La strategia Ferragni
È delle 17,30 del 31 dicembre, un attestato di stima per il 2023 di lavoro del Governo, l’ultimo post pubblicato sulla pagina Facebook di Andrea Delmastro. Da allora, e dall’episodio di Rosazza con il colpo di pistola che ha ferito una persona alla festa di capodanno a cui partecipava, è calato il silenzio. È inusuale per il canale di comunicazione che il politico di Fratelli d’Italia ha usato da quattro a cinque volte al giorno nell’ultimo anno. Ma è comprensibile. Difficile, in questo momento particolare, parlare dei soliti argomenti (sostanzialmente celebrazione di anniversari, esaltazione dell’attività di governo, attacchi all’opposizione) e soprattutto impossibile sottrarsi alla nevicata di commenti negativi che comparirebbero sotto qualsiasi post e che non è complicato trovare in calce a tutti i link sull’argomento pubblicati sul giornale. È curioso che si tratti di una strategia social che ha appena usato anche Chiara Ferragni, una che sulla grande rete ha costruito la sua fortuna. Dopo il caso del pandoro per beneficenza e della multa per pubblicità ingannevole, ha silenziato il suo canale Instagram da trenta milioni di seguaci per sedici giorni, dopo il famoso video di scuse con il viso senza trucco e il cardigan grigio. È tornata mercoledì con un post in cui ha ringraziato per il sostegno chi le è rimasto vicino e anche coloro che, con pacatezza, hanno espresso le loro critiche. Il tutto rientra in una strategia ben nota a chi fa consulenza di immagine per le persone famose, come ha spiegato nel dettaglio Il Post in un articolo. Meglio non attendere che una crisi travolga la reputazione di una persona per studiare contromisure. Devono essere pronte per le evenienze peggiori e, come ha fatto Chiara Ferragni, devono essere messe in pratica punto per punto. Ecco i quattro passi, riassunti in sintesi: chiedere scusa (Ferragni lo ha fatto con quel video), fare qualcosa per riparare il danno (ha promesso una donazione di un milione di euro), lasciar passare qualche giorno prima di tornare alla routine quotidiana senza dare l’impressione che la vita continui come se nulla fosse accaduto, riprendere con gradualità e senza far finta che non sia successo qualcosa di serio. Vale per chi fa spettacolo e marketing, o le due cose insieme come l’influencer più famosa d’Italia, ma vale in fondo anche per chi fa politica. Andrea Delmastro è saltato direttamente al punto tre, chiudersi nel silenzio. Le sue dichiarazioni pubbliche non hanno toccato il tema delle scuse, limitandosi a ribadire il fatto che non era presente al momento dello sparo. Nella lunga intervista a La Repubblica, quella che iniziava con un aggressivo «Buon anno un cazzo», al ferito era dedicata una battuta appena, in cui il punto focale è la frase che il giovane con una pallottola nella coscia ha detto al sottosegretario: «Mi spiace per te che avrai dei casini». Forse l’inchiesta in corso avrebbe reso inopportuna una visita pubblica con fotografia di rito, ma curiosamente la macchina della comunicazione di Fratelli d’Italia, che negli ultimi anni a livello locale ha staccato di due giri tutti i rivali politici, questa volta è rimasta silente. Manca ancora il ritorno alla routine quotidiana fatta di attività (e propaganda) politica. Quattro giorni sono pochi rispetto alla lunga quarantena di Chiara Ferragni. Vedremo quanti altri ne serviranno per tornare visibile. Resta curioso il dettaglio che uno dei contenuti più circolati, tra quelli prodotti da Andrea Delmastro nelle ultime settimane, ci sia stato un video in cui se la prende con una certa aggressività con Fedez, il marito di Chiara Ferragni, reo di averla difesa dagli attacchi di Giorgia Meloni tirando in ballo anche lui e l’inchiesta in corso per rivelazione di notizie riservate per il caso-Cospito.