Università, caro affitti e un assessore biellese
È servita la protesta di una ragazza di Bergamo che si è messa a dormire in tenda in un’area verde di Milano per portare alla luce il tema del caro-affitti nelle città che ospitano chi studia all’università. Ragazze, ragazzi e famiglie sanno da anni, forse decenni, come funziona: appartamenti malmessi, sovraffollati, scomodi e con mensili da salasso versati spesso in nero. Più curioso è notare come un certo mondo che va dai liberali alla destra se la sia presa con chi protesta, perché i prezzi sono quelli di mercato e perché chi si lamenta in fondo è un fannullone. A Biella si è unito al coro, rendendolo un po’ più locale, l’assessore ai Lavori pubblici Davide Zappalà (Fratelli d’Italia): «Forse non c’è bisogno di montare la propria tenda davanti all’università, si potrebbe venire a studiare a Biella» ha scritto su Facebook. E poi ha elencato le possibilità offerte: «Lauree triennali: chimica per la manifattura sostenibile, servizio sociale, scienze dell’amministrazione digitale, economia aziendale. Laurea magistrale in inglese: cultural heritage and creativity for tourism and territorial development». Il tutto sottolineando l’impegno di quasi 100mila euro annui da parte del Comune.
Bastano due dettagli per svelare quanto la sua tesi faccia acqua. La prima: quell’elenco di corsi è scarno (e incompleto: manca scienze infermieristiche), e non potrebbe essere altrimenti in una città che li prende “in prestito” da altri atenei, segnatamente Università e Politecnico di Torino e Università del Piemonte Orientale. Un aspirante avvocato deve viaggiare (sedi più vicine a Torino, Milano, Pavia), così come accade per architettura o ingegneria, un aspirante umanista può trovare qualcosa anche a Vercelli, senza dimenticare corsi ancora più specifici come spesso avviene con il nuovo ordinamento nel biennio magistrale. Altro esempio su tutti: scienze alimentari è un vanto delle Langhe patrimonio Unesco come Biella. Ma bisogna andare ad Alba. E qui diventa più difficile fare i pendolari, ammesso che con l’affidabilità e le tempistiche dei trasporti pubblici nostrani, sia possibile anche per le sedi più vicine. Medicina poi è un caso a parte: quando si valica la barriera del test d’ingresso, entra in gioco la graduatoria. Nel momento del test si possono scegliere i cinque possibili atenei preferiti. Chi ha il punteggio migliore va nella facoltà che ha scelto, fino a esaurimento posti. Gli ultimi rimbalzano dove c’è ancora spazio. Ci sono aspiranti medici biellesi che studiano a Siena o peggio in Sardegna, con buona pace di chi appiccica facilmente etichette di fannulloni.
Secondo dettaglio: la laurea magistrale in patrimonio culturale e turismo è nata anche per attirare non biellesi in città, tant’è che il corso è in inglese. Delle prime dodici iscritte, le biellesi sono tre. Che si fa, si mandano via le altre nove per liberare posti agli studenti locali? E poi, volendo, Davide Zappalà potrebbe pensare a chi ha vicino, molto vicino, come esempio di studente fuori sede: la moglie egiziana, laureata in lingua e letteratura araba a Il Cairo, ha frequentato il dottorato a La Sapienza di Roma.
Ipse dixit
“Fare politica non può essere appannaggio esclusivo di chi, con generosità e consenso, è stato eletto ma è il risultato di un confronto costante con le istituzioni, comprese quelle private, quando queste sono attive e disponibili per costruire una visione comune e realizzarla. Da questo punto di vista questi ultimi anni sono stati un esempio eccellente di lavoro di squadra”
(Dall’intervento del presidente dell’Unione industriale biellese Giovanni Vietti su “Il Biellese” di martedì 9. L’intervento conteneva un ringraziamento al presidente uscente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella Franco Ferraris e un augurio di buon lavoro al suo sostituto Michele Colombo, oltre che una risposta alle parole del segretario provinciale della Lega Roberto Simonetti sul primato della politica anche nella scelta della guida della Fondazione Crb)
Le banche e i loro numeroni
Banca Sella Spa ha chiuso il 2022 con un utile netto di 73,3 milioni di euro, cresciuto di oltre il 77% rispetto all’anno precedente. L’azienda capogruppo Banca Sella Holding ha fatto anche meglio: 91,9 milioni di euro di utile. Tornando a Banca Sella Spa, l’assemblea degli azionisti ha deciso di spartirsi un dividendo di poco più di 4 centesimi di euro per azione detenuta, per un totale di 29,3 milioni di euro, meno della metà degli utili dell’anno. Un piccolo azionista da 700mila quote circa (esempio reale) pari allo 0,2% del capitale sociale ha guadagnato poco più di 30mila euro dalle performances dell’azienda.
Nel frattempo si è aperto il dibattito anche politico sul fatto che i risultati ottenuti dalle banche l’anno passato siano stati sostenuti dall’aumento dei tassi d’interesse che hanno portato extraprofitti alle banche. Lo si scopre dal parametro di bilancio del margine d’interesse, la differenza tra gli interessi che la banca paga ai suoi correntisti che le lasciano i soldi in deposito e quelli che famiglie e aziende versano alla banca sotto forma di rimborso dei prestiti, le rate dei mutui per farla semplice. Ne ha parlato anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti (Lega) in Parlamento, attribuendo i maggiori guadagni all’effetto «di un rapido adeguamento alle decisioni di politica monetaria della Banca centrale europea degli interessi sul credito erogato alla clientela, che non sta trovando un altrettanto solerte adeguamento degli interessi riconosciuti alla clientela sulla raccolta. Una dinamica, questa, che il Governo non può trascurare e che non trascurerà». Per Banca Sella Spa il margine d’interesse è stato del 47,8% a suo vantaggio, più del doppio del 20%, per esempio, di Intesa San Paolo.
Cosa succede in città
Oggi alle 21 a Biella si parlerà di lavoro e diritti con la giornalista Rosita Rijtano e con Yvan Sagnet, camerunense emigrato in Italia e fondatore del movimento “No Cap” per lottare contro il caporalato in agricoltura. Alla sala convegni del Museo del Territorio l’ingresso è libero. Organizza Hope Club, espressione della Pastorale giovanile diocesana.
Oggi alle 21 a Biella l’ex attaccante del Milan e dell’Ucraina Andriy Shevchenko sarà ospite della rassegna “Campioni sotto le stelle” che da più di due anni porta in città grandi nomi dello sport. Lo intervisterà il giornalista biellese Alessandro Alciato. Al teatro Sociale Villani i posti sono esauriti ma dovrebbe essere prevista la diretta sui canali social della città di Biella.
Oggi alle 21 a Biella va in scena la cerimonia di apertura di Play the Games, manifestazione sportiva itinerante del movimento Special Olympics, riservato ad atlete e atleti con disabilità intellettive. Prevista in un primo momento all’anfiteatro di Sordevolo, è stata spostata al palasport di via Paietta a causa del possibile maltempo.
Quasi gossip: all’asta la villa del signor Nino
Sarà la casa d’aste internazionale Sotheby’s a mettere all’asta la dimora biellese di Nino Cerruti, lo stilista di fama mondiale scomparso nel gennaio del 2022. Si trova sille colline tra Vigliano e Ronco, comprende tre edifici (quello principale risale all’Ottocento) per un totale di oltre 1.300 metri quadrati con 15 camere da letto e 14 bagni. L’area verde intorno misura circa otto ettari con vigneto, giardino, roseto, limonaia e da qualche parte all’aperto anche una vasca per l’idromassaggio a sei posti. Il prezzo base è di 1,25 milioni di euro. Per partecipare all’asta che si svolgerà tra il 6 e il 14 giugno (con giornata finale a New York) occorrerà versare una cauzione di 100mila euro. Dice Sotheby’s che nella casa del “signor Nino” fossero stati ospiti anche stelle del cinema come Michael Douglas e Jack Nicholson.
Se si sbaglia, si corregge e si chiede scusa
Nell’edizione di ieri di 6aBiella, parlando della visita del rappresentante diplomatico di Taiwan, si sottolineava il silenzio dell’Unione industriale dopo l’incontro tra Vincent Tsai e i vertici dell’associazione di categoria. Niente di tutto questo: da mercoledì sera è sul sito internet di Uib un resoconto dell’incontro a cui era presente in videoconferenza anche il presidente di Confindustria Piemonte Marco Gay. Nella sintesi si sottolinea la «forte attenzione mostrata dalla delegazione straniera nei confronti del Biellese come zona di interesse per investimenti produttivi da parte di Taiwan». Chiediamo scusa ai lettori per l’errata ricostruzione.