Venticinque ore perse nel traffico
Gli automobilisti biellesi sprecano 25 ore ogni anno, poco più di un giorno, per colpa del traffico. Lo ha stabilito un’indagine su scala mondiale fatta da Inrix, una società che analizza i dati disponibili sugli spostamenti degli automobilisti per calcolare i tempi di percorrenza attorno a città grandi, medie e piccole sparse per il globo. La statistica dice che il caso biellese è il 48° peggiore d’Italia, lontano dalle 121 ore sprecate in coda a Palermo o dalle 107 di Roma, ma in Piemonte tra i capoluoghi fa peggio solo Torino (86 ore), insieme a due città che non sono sede di provincia come Alba (29) e Casale Monferrato (28). I dati si riferiscono al 2022 quindi non c’è nessun influsso della recente semi-chiusura del ponte della tangenziale, un dettaglio che probabilmente renderà peggiore il risultato del 2023. Dall’analisi delle velocità medie risulta che nell’ora di punta Biella già risulta una “zona 30” virtuale con i 33,7 chilometri all’ora nei momenti di traffico più intenso. Le zone 30 sono i provvedimenti presi da alcune città, non senza critiche e polemiche, per ridurre la velocità nei centri urbani e diminuire allo stesso modo rischi di incidenti e inquinamento. Nelle ore in cui il traffico è più scorrevole la media sale ai 45 all’ora. Una mappa interattiva mostra che 30 minuti al volante non bastano per raggiungere dal centro di Biella né Santhià, né Carisio, né Gattinara-Romagnano né Ivrea, ovvero i quattro svincoli autostradali più vicini.
Ipse dixit
“Sei stato un maestro amabile, un pastore dal cuore grande e un uomo di virtù evangeliche e umane di grande talento. Sempre pronto a testimoniare l'amore di Dio per i più piccoli e i poveri, a lottare per la pace e a farci amare e vivere il Concilio Vaticano II. Riposa nella pace del Signore”
(Messaggio di monsignor Roberto Farinella, vescovo di Biella, per la morte a 99 anni di Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, diocesi che guidò per 33 anni fino al 1999)
Chi candida chi?
Per gli appassionati delle manovre pre-elettorali, genere che è una via di mezzo tra la telenovela brasiliana e il tormentone estivo («Ho visto lei che bacia lui che bacia lei, che bacia me»), La Stampa di ieri ha messo sul piatto qualche retroscena sulle intenzioni di partiti e schieramenti. Quello più sorprendente è il possibile voltafaccia della Lega sul sindaco di Biella Claudio Corradino la cui ricandidatura potrebbe non essere sostenuta per fare spazio a Barbara Greggio, attuale assessora al Turismo (ma anche delegata a occuparsi della città creativa Unesco) oltre che moglie dell’attuale segretario provinciale Roberto Simonetti nonché ex consulente di Zegna e direttrice del consorzio turistico Oasi Zegna. Il tutto al netto delle altre voci sul centrodestra che vorrebbero un tentativo di Fratelli d’Italia di far valere il suo peso da primo partito della coalizione per proporre un candidato di bandiera.
Con questo rimescolamento, tutto da verificare quando i partiti giocheranno una volta per tutte a carte scoperte, cade una delle rarissime certezze sui candidati sindaci del capoluogo a meno di un anno dal voto della tarda primavera del 2024. L’unico pressoché certo di essere della partita è Tony Filoni, ora sindaco di Mongrando non più ricandidabile a quella carica per raggiunto limite di mandati. Rappresenterà la sinistra e, secondo La Stampa, potrebbe correre a braccetto con il Movimento 5 Stelle, o quel che ne resta visto che anche nei tempi migliori sul piano nazionale, alle amministrative biellesi faticava a raggiungere il 10 per cento. Il Partito democratico ha annunciato l’inizio di riunioni e consultazioni per pensare prima al programma e poi ai nomi (con tanto di giornata di scuola di politica, come riportato nei giorni scorsi da Il Biellese, con l’ex sindaco di Torino Valentino Castellani), ma dalle stanze della segreteria non si scorgono né l’uno né gli altri, almeno per ora. Il pentolone del centro ribolle senza riuscire a impiattare una pietanza: Dino Gentile, sconfitto per un soffio al ballottaggio 2019, ha rotto con Buongiorno Biella il cui possibile candidato sindaco (ma con il centrosinistra?) sembrava essere il commercialista e attuale consigliere comunale Andrea Foglio Bonda. La compagine dei sindaci con Gianluca Susta (di Azione, ma non così in linea con il capo-partito Carlo Calenda) e Vittorio Barazzotto (Italia Viva) è ancora in mezzo al guado in attesa di scegliere su che sponda attraccare.
Cosa succede in città
Oggi alle 11 a Biella la sala conferenze del Fondo Edo Tempia ospita la “prima” del cortometraggio “Sei fucili, munizioni e bombe a mano”, frutto di un progetto didattico della classe V C del Liceo scientifico scienze applicate musicale dell’Itis di Biella. Il film narra un episodio della vita della staffetta partigiana Cesarina Bracco
Oggi alle 18,30 a Biella l’associazione Avviso Pubblico chiama a raccolta la cittadinanza dando appuntamento sotto i portici del municipio per la commemorazione della strage di via D’Amelio del 19 luglio 1992, in cui persero la vita il magistrato antimafia Paolo Borsellino e i componenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina
Fact checking: i biglietti del bus
Un comunicato stampa emesso qualche giorno fa dal Comune di Biella evidenzia i mancati rincari dei biglietti del bus urbano. Il 1 luglio, in tutto il Piemonte, è entrato in vigore l’adeguamento tariffario regolato da una legge regionale e disposto dall’Agenzia per la mobilità piemontese. Nel capoluogo, i prezzi di tagliando per la corsa semplice e per gli abbonamenti non sono cambiati, «visti i tanti rincari» come ha dichiarato l’assessore ai Trasporti Davide Zappalà (Fratelli d’Italia) «che le famiglie debbono accollarsi in questo periodo storico».
Il comunicato necessita di un paio di precisazioni. La prima riguarda il prezzo del biglietto della corsa semplice: il prezzo di 1,70 euro è quello scritto nella tabella compilata a marzo dall’Agenzia per la mobilità per i tragitti da 0 a 5 chilometri. Quindi era già al livello massimo imposto dall’ente regionale dal 2022, quando ha subito il secondo rincaro in quattro anni, seguito al ritocco da 1,20 a 1,50 euro del 2019, primo anno in carica della giunta di centrodestra. Quindi, in questo caso, il prezzo è invariato perché aveva già raggiunto il tetto stabilito. La seconda riguarda gli abbonamenti: è qui che lo sforzo dell’amministrazione è presente. Le tariffe in vigore prevedono sconti per studenti (mensile a 9 euro) e anziani (mensile a 15 euro), mentre è di 33,50 euro il prezzo ordinario per viaggiare trenta giorni sulle linee urbane, ovvero l’anello del bus urbano vero e proprio e i tratti delle linee extraurbane che attraversano il territorio di Biella. Il Comune ha stanziato 15mila euro annui da qui al 2025 da versare all’Atap, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico in provincia, per coprire la differenza con la tariffa fissata dall’agenzia regionale, cioè 35,50 euro.