Viva gli Alpini
Udine è la città che ospita l’annuale adunata degli Alpini che avrà il suo culmine domani con la lunghissima sfilata delle penne nere, con gli striscioni e le fanfare. Ci sarà anche il gruppo dell’Ana biellese ma le previsioni della vigilia è che dietro al presidente Marco Fulcheri ci saranno meno iscritti del solito: l’anno passato a Rimini erano oltre 4.500, così tanti da meritare una menzione dallo speaker ufficiale della manifestazione che li ha citati dal palco. In Friuli sono annunciate almeno 800 persone, quelle che, come ha dichiarato Fulcheri ai media locali nei giorni scorsi, hanno ritirato la medaglia-ricordo per la partecipazione. Si tratterebbe di meno del 20 per cento delle presenze rispetto al 2022, al punto che il presidente provinciale qualche giorno fa ha lanciato un appello ai suoi associati: «Tutti dobbiamo essere protagonisti, non comparse» era lo slogan con cui ha chiuso un lungo messaggio una decina di giorni fa. Suonava proprio come una chiamata all’orgoglio contro la disaffezione.
La distanza non sarebbe un problema così rilevante: Rimini non è più vicina di Udine per un biellese. La logistica forse sì: pare che il tutto esaurito in alberghi e strutture ricettive abbia spinto lontano dalla sede dell’adunata molti gruppi, costretti a rinunciare o a ripiegare sulla costa adriatica, distanti dall’atmosfera di festa delle giornate alpine. A proposito di atmosfera, ecco una terza ragione possibile: a Rimini si è parlato tantissimo, durante e dopo il passaggio delle penne nere, delle denunce, formali e informali, di molestie nei confronti di ragazze e donne. L’Ana nazionale fece scudo all’inizio, salda nella convinzione che parlar male degli Alpini in Italia è difficile come parlar male della mamma. Poi le cose sono cambiate al punto che è stata lanciata una campagna di educazione. Si chiama “Contro le molestie” e ha un sito web che scandisce bene i suoi obiettivi: «Le molestie verbali non sono “complimenti non graditi”. Non sono atti di goliardia. Sono gesti malsani, non più tollerabili». Ha contribuito a realizzarla un’esperta di comunicazione piemontese, Paola Miglio, novarese di Oleggio, nipote e figlia di Alpini. Ma da quando è stata presentata, le reazioni sono state poco positive, nella speranza che, come spesso accade sui social, si tratti di minoranze rumorose. La falsariga è riassunta da uno dei commenti più recenti che stigmatizza gli allarmi preventivi dell’associazione “Non una di meno” che a Rimini aveva raccolto testimonianze e denunce delle molestie, dal catcalling alle mani allungate: «Le “gallinelle” hanno rialzato la cresta e questo anche grazie alla brillante idea avuta dall'Ana nazionale» ha scritto un utente.
Ma Marco Fulcheri potrebbe avere in mente anche un’ulteriore ragione che ha raffreddato gli entusiasmi degli Alpini biellesi, quando in un secondo appello ha richiamato gli iscritti al rispetto delle regole: la delusione per la mancata assegnazione a Biella dell’adunata 2024, dopo la sconfitta al ballottaggio con Vicenza secondo le procedure consolidate dell’Ana. «Le regole – ha scritto - non vanno applicate o dagli altri o solo quando ci fanno comodo. Applicarle “all'alpina” non vuol dire usare faciloneria, far finta di niente o addirittura permettere veri e propri abusi: significa, secondo me, fare le cose rispettando senza eccezione norme e regole, per quanto questo a volte possa sembrare fastidioso».
Ipse dixit
“Prendiamo le distanze da qualunque dichiarazione o posizione non diramata dai canali ufficiali Ana, canali che sono sempre disponibili al dialogo e a fornire qualunque indicazione. Sempre in tema di dialogo riteniamo quanto meno singolare che alcune comunità online oscurino però i nostri commenti, sempre caratterizzati da correttezza e misura”
(post Facebook dell’Associazione nazionale Alpini sul ritorno alla ribalta del dibattito sulle molestie alle adunate. A proposito dell’ultima frase, anche questo post è stato chiuso ai commenti che quindi sono stati addirittura oscurati alla fonte)
La balia, il professore, la segretaria
Ci sono più di 14mila schede e ancora più lungo è l’elenco dei nomi tra i “Giusti tra le nazioni”, il titolo che Israele conferisce dal 1953 a coloro che hanno avuto un comportamento eroico per mettere in salvo le vite degli ebrei perseguitati dal nazismo e dal fascismo. La lista comprenderà ufficialmente da martedì cinque biellesi. La cerimonia sarà a palazzo Gromo Losa al Piazzo e ricorderà un periodo storico in cui, nel buio delle leggi razziali, si accesero le luci di persone che scelsero di restare umane. A portare testimonianza delle loro vicende è stato Emilio Jona, il poeta e studioso che più di una volta ha narrato di essere scampato alla Shoah grazie all’aiuto di donne e uomini di buon cuore. Uno di loro è Angelo Cova che in campo di concentramento ci finì davvero, arrestato come dissidente. Tornò da Mauthausen nella primavera del 1945, a guerra finita, ridotto pelle e ossa dagli stenti che lo uccisero mentre era ricoverato in ospedale pochi giorni dopo. Insieme alla moglie Luigia Midolli accolse in casa l’allora dodicenne Giulio Jona, facendolo passare per suo figlio. Si salvò grazie a questo anche nel giorno dell’arresto e Luigia Midolli continuò a ospitarlo fino al pericolo scampato. Maria Mosca Cirvella aprì le porte della sua casa di Valmosca dove nascose per diciotto mesi quattro componenti della famiglia Jona, i fratelli Emilia, Giuseppe e Alessandro con il figlio Emilio. Lina Casagrande era la balia del piccolo Luciano Jona: lo seguì prima in una casa di una valle biellese e poi lo portò con sé a Vigliano, dove lo tenne nascosto in una baita. La quinta “giusta tra le nazioni” è Delfina Levis, segretaria del capofamiglia, l’avvocato Jona. Tutto quello che fece è sintetizzato nelle motivazioni che hanno portato al conferimento dell’onorificenza: «Prese con sè, nella sua casa di Pollone, Silvia, la figliola quattordicenne, sino al giorno della Liberazione seguì Eugenia, moglie dell’avvocato, malata, sino alla sua morte nell’ospedale di Biella, si occupò della vita degli anziani ultrasettantenni, Emma, madre di Alessandro ed Ernesto e Rosetta Foa, genitori di Eugenia e, passando da un rifugio all’altro, percorrendo in tram, in bicicletta e a piedi centinaia di chilometri, tenne i contatti tra tutti loro, trasmise la corrispondenza, portò loro libri, notizie e il denaro per la sopravvivenza». Emilio Jona raccontò qualcuna di queste vicende parlando agli studenti, nel Giorno della Memoria 2018, davanti alla lapide del Piazzo che commemora i deportati ebrei biellesi.
Cosa succede in città
Oggi alle 15 a Biella iniziano le interviste del progetto “Back to Babylonia” con cui i documentaristi Vieri Brini e Alessandro Zorio vogliono arricchire un film dedicato ai ricordi della sala concerti di Ponderano. Chi avesse testimonianze, immagini, aneddoti può presentarsi allo spazio Hydro di via Cernaia dove dalle 18 la giornata proseguirà con talk show e la musica dal vivo dei Sabbia, di Pattoni e di Ogle.
Oggi alle 17,30 al Piazzo la sala convegni di palazzo Ferrero ospita “Donne in viaggio: acqua, terra, aria, fuoco”, una sequenza di incontri al femminile con le speleologhe Denise Trombini e Arianna Paschetto, la giornalista scientifica Gabriella Bernardi, l’oceanografa Inès Borrione e la vulcanologa Micol Todesco. Seguirà la performance teatrale “La solitudine del viaggio”, con la regia di Paolo Zanone.
Oggi alle 20,45 a Biella si apre l’edizione 2023 del festival Teatro Giovani che vedrà alternarsi sul palco dell’Opificiodellarte di piazza De Agostini allieve e allievi della scuola di teatro di Arcipelago Patatrac, diretta da Massimo Ozino. S’inizia con “E vissero infelici e scontenti” (testo e regia di Massimo Ozino) e con “Vite parallele”, testo di Massimo Ozino e degli allievi del corso, regia di Massimo Ozino e Noemi Iuvara
Oggi al cinema Verdi di Candelo è in programma nella sala 1 “Creature di Dio” (Irlanda-Gran Bretagna-Usa, 2023) di Saela Davis e Anna Rose Holmer con proiezioni alle 18, 20 e 22 di oggi e alle 16, 18,30 e 21 di domani, mentre nella sala 2 si alternano “La quattordicesima domenica del tempo ordinario” (Italia, 2023) di Pupi Avati, sia oggi sia domani alle 18,30, e “Passeggeri della notte” (Francia, 2022) di Mickaël Hers, oggi alle 21 e domani alle 16 e alle 21. Al cinema Giletti di Ponzone-Valdilana si proietta domani “Super Mario Bros” (Usa, 2023) con spettacolo unico alle 16.
La settimana della capitale del crimine
Biella, cade a terra e si ferisce il capo. Ma non vuole andare in Pronto Soccorso: “Non so a chi dare il cane” (Newsbiella, sabato 6)
Festa di pensionamento a Gaglianico ma un residente chiama il 112: “Non riesco a dormire” (Newsbiella, sabato 6)
Mottalciata, un asino per strada alle 4 di notte (Il Biellese, sabato 6)
Gaglianico, discussione fuori dal pub: tre mogli litigano per gelosia (Il Biellese, domenica 7)
Giovani fanno la grigliata nonostante il divieto, alla fine arriva la Polizia Locale (Newsbiella, domenica 7)
Non trova più la moglie e chiama i carabinieri (La Provincia di Biella, lunedì 8)
Ha una pentola sul fuoco ma non riesce a entrare in casa, Vigili del Fuoco a Chiavazza (Newsbiella, mercoledì 9)