Zitti zitti
A volte è difficile comprendere le dinamiche di quello che infiamma gli animi biellesi e di quello che li lascia indifferenti. La settimana che si è appena chiusa ha portato con sé l’annuncio di un provvedimento con pochi precedenti: Procura della Repubblica e Tribunale, cioè chi indaga sui reati e chi stabilisce se sono stati davvero compiuti, hanno siglato un’intesa in base alla quale verranno rinviati fino alla prescrizione, ovvero fino all’estinzione del reato perché è passato troppo tempo dal giorno in cui è stato commesso, i processi che già sanno di non poter terminare. Due le ragioni della scelta, comunicata all’ordine degli avvocati e da qui ai media: la consapevolezza di non poter fare fronte a tutto il lavoro stante la cronica carenza di personale a tutti i livelli e la necessità di rientrare negli obiettivi imposti dal Pnrr che chiede, tra le riforme, anche quella di velocizzare i procedimenti penali smaltendo i ritardi. Probabilmente l’obiettivo del piano europeo era di costringere gli Stati a investire sulla macchina della giustizia per renderla più efficiente. Per non rischiare di fallire gli obiettivi e di perdere i finanziamenti, a Biella si è scelta un’altra (obbligata?) via dato che il personale non arriva e, anzi, la Procura sta per perdere un magistrato con il trasferimento della sostituta procuratrice Sarah Cacciaguerra: diminuire il numero dei processi rimandandoli fino a che non sarà più necessario portarli a sentenza. Ci si sarebbe aspettata un’onda di indignazione da sinistra a destra e viceversa, sia da chi, anche solo per puro calcolo politico-elettorale, si ritrova con una carta da giocare per attaccare l’inazione del Governo, sia da chi si ritrova spesso a chiedere più sicurezza e severità per poi scoprire che i presunti autori di furti o truffe torneranno liberi e con la fedina penale a posto perché non si è fatto in tempo a processarli. Per entrambi c’era un sostegno pesante a un’eventuale presa di posizione forte, le parole pacate ma ferme pronunciate da Teresa Angela Camelio, procuratrice capo dal 2017 in città, in un’intervista a Il Biellese sulla scarsità di personale: «Il numero è insufficiente almeno da quando sono diventata Procuratore di Biella nel giugno 2017. Tranne che per brevissimi periodi, infatti, l’ufficio ha sofferto di una cronica mancanza di risorse umane, personale giudiziario e amministrativo. La situazione di grave criticità è stata da me rappresentata più volte con le relative richieste a tutte le autorità competenti, richieste rimaste purtroppo tutte inevase». E dire che, per una volta, non bisognerebbe cercare chissà dove per trovare qualcuno a cui chiedere conto della situazione: Biella esprime un sottosegretario proprio alla Giustizia, Andrea Delmastro di Fratelli d’Italia. Ma niente: anziché parlare (come peraltro lui ha fatto spesso quando era all’opposizione) dell’organico risicato del tribunale, lì fuori il suo nome è sulla bocca di tutti per i due procedimenti giudiziari che deve affrontare, quello sul caso-Cospito e quello sulla querela presentata contro di lui da un magistrato della Corte dei Conti, attaccato da Delmastro in un video per aver aperto un procedimento sulla compagna di partito Elena Chiorino, assessora regionale, per l’acquisto di libri sulla storia delle foibe da donare alle scuole piemontesi. Sul primo è presunto innocente come tutti coloro che non hanno ancora sul capo una condanna definitiva, ma gli è valso una levata di scudi unanime dal suo schieramento, da Giorgia Meloni in giù. Sul secondo probabilmente tutto finirà quando il Parlamento voterà contro l’autorizzazione a procedere, definendo le parole di Delmastro frutto della sua normale attività di critica politica. Ma è per questo che gli chiedono chiarimenti o dimissioni o gli offrono solidarietà. Silenzio totale, assoluto, assordante sul tribunale che rinuncia ai processi, con buona pace di Beccaria che riteneva la certezza della pena un deterrente ben più forte per gli aspiranti delinquenti, rispetto a una pena più aspra.
Ipse dixit
“I giornali riportano notizie, alcuni ci ricamano sopra ma non solo loro il problema. Per noi questo momento è il ripetersi di quanto accaduto con Berlusconi trent’anni fa, con una parte della magistratura che attacca la politica per indebolirla o abbatterla”
(Cristiano Franceschini, segretario provinciale di Fratelli d’Italia, a La Stampa sulle inchieste a carico del sottosegretario Andrea Delmastro)
Tipo le primarie ma via social
Circola da qualche ora un sondaggio politico che riguarda le prossime elezioni comunali a Biella. È firmato da Bidimedia, sede in Puglia e l’ambizione di trovare uno spazio tra le principali aziende che analizzano il sentire comune, per conto di media, partiti e di chiunque ne abbia interesse. Qui il committente del sondaggio non è manifesto ma il fatto che il link per partecipare e dare le proprie risposte sia spinto nei canali del Partito Democratico locale lascia sospettare qualcosa. Forse però, innanzitutto, è inopportuno definirlo sondaggio: non è dato il campione né il modo in cui è composto, per esempio. Quello che commissionò proprio il Pd regionale nelle settimane scorse aveva un campione che provava a rispecchiare le proporzioni demografiche della popolazione, dove la maggior parte dei potenziali votanti ha più di cinquant’anni. Qui l’età viene chiesta in una delle domande preliminari, ma non c’è modo di controllare se la risposta sia veritiera. Un’altra domanda preliminare riguarda il luogo di residenza, ma anche qui è agevole mentire senza essere sottoposti a verifica. Allo stesso modo è impossibile partecipare due volte usando lo stesso strumento informatico. Ma basta lasciare da parte il computer e usare il telefono ed ecco che la stessa persona può rispondere di nuovo. Il che, in caso di gruppi particolarmente organizzati, potrebbe dare spazio a chi vuole falsare a suo vantaggio le risposte. È una tentazione che qualcuno potrebbe avere specie leggendo la domanda-chiave che somiglia a un quesito da primarie allargatissime: su una rosa di sette nomi si chiede quanta fiducia ispiri ciascuno e chi si sarebbe pronti a votare, compresa la possibilità più estrema, ovvero nessuno di loro. I nomi tra cui scegliere sono Claudio Corradino e Barbara Greggio (unica donna) per il centrodestra, i civici di centro Dino Gentile e Andrea Foglio Bonda e, per il centrosinistra, Rinaldo Chiola, Michele Lerro ed Emanuele Ramella Pralungo. Chi ha deciso i nomi? Se fosse stato il committente e se davvero fosse il Pd, probabilmente aspira a conoscere quale dei tre abbia maggiore presa su chi vota. Dalla lista, peraltro, mancano le possibili candidature femminili (niente ex senatrice Nicoletta Favero né l’avvocata Giovanna Prato) e non c’è traccia del Movimento 5 Stelle che, per bocca del suo portavoce Giuseppe Paschetto, ha dichiarato di non volere accordi al primo turno che considererà come una sorta di primarie per poi appoggiare il più votato che andrà al ballottaggio. Sondaggi simili sono stati preparati e diffusi nelle scorse settimane per Asti e Casale Monferrato. Qualunque sia l’esito e data la modalità con cui si possono dare le risposte, sarebbe bene non considerarle vangelo, anche alla luce dei primi commenti comparsi sotto il link al sondaggio sulla pagina Facebook di Bidimedia. Qui il candidato preferito è “nessuno”.
Cosa succede in città
Oggi alle 10 a Sordevolo comincia la terza domenica con il Mercatino degli Angeli con le bancarelle concentrate attorno all’anfiteatro della Passione. Sono due i momenti musicali previsti, alle 11 con allieve e allievi dell’istituto comprensivo di Mongrando e della scuola elementare di Sordevolo e alle 14,30 con l’esibizione in acustico delle Schegge Sparse. Ingresso con offerta di 2 euro
Oggi alle 10 a Candelo riapre i battenti il Borgo di Babbo Natale in piazza Castello e tra le rue del Ricetto. Biglietti da 6 a 10 euro, porte aperte fino alle 18
Oggi alle 10 a Ronco apre il mercatino della ceramica che però proporrà anche oggetti e idee regalo natalizi. L’appuntamento è in piazza Vittorio Veneto dove alle 17,30 arriveranno anche gli zampognari
Oggi alle 16 al Piazzo nella sala concerti al primo piano di palazzo Gromo Losa l’Accademia Perosi propone un omaggio al compositore russo Sergei Rachmaninov nei 150 anni dalla sua nascita. Suoneranno il pianoforte gli allievi del maestro Konstantin Bogino, ovvero Ginevra Costantini Negri, Virginia Benini, Angelica Hope Roblin e Yuna Tamogami. Biglietti a 5 euro, il concerto sarà replicato alle 18,30
Oggi alle 16,30 a Biella nella basilica di San Sebastiano risuoneranno le note di Wolfgang Amadeus Mozart con il Requiem interpretato dal gruppo vocale Armonia diretto da Flavio Lanza. Saranno raccolte offerte per finanziare il progetto Stop diabete
Oggi alle 17 al Piazzo a palazzo Gromo Losa saranno proiettati i cortometraggi della serie “Contiamo su di noi-H2O”, progetto guidato dall’associazione Storie di Piazza e dal regista Maurizio Pellegrini che ha portato davanti e dietro la cinepresa giovani del territorio e ha usato Castelletto Cervo, Bioglio e Brusnengo come ambientazione
Oggi alle 17,30 a Biella la scrittrice candelese Bea Buozzi sarà ospite della libreria Giovannacci di via Italia per presentare, insieme a Vilma Giovannacci, il suo romanzo “L’anno dei destini incrociati”
La domenica sportiva
Oggi alle 10,30 a Biella parte dalla sede del Fondo Edo Tempia la Corsa dei Babbi Natale, manifestazione podistica non competitiva su un percorso cittadino di 3,5 chilometri. Agli iscritti (costo 5 euro che sosterranno i progetti su prevenzione, cura e ricerca sul cancro) sarà donato un cappello di Babbo Natale da indossare durante la corsa
Oggi alle 14,30 a Biella è un quasi derby quello che attende la Biellese sul campo di corso 53° Fanteria dove affronterà l’Alicese Orizzonti che da quest’anno gioca a Vigliano. Alla stessa ora allo stadio Ezio Abate il Città di Cossato sfida il Bulé Bellinzago
Oggi alle 16,30 a Biella il pugilato femminile sarà protagonista di una riunione alla palestra Rivetti. L’evento principale sarà il secondo incontro da professionista della biellese Giulia Lamagna contro Antonina Cuti per il titolo interregionale dei pesi gallo. Lamagna ha dichiarato di voler dedicare la sua prova a Erika Preti, la ragazza di Pralungo uccisa nel 2017 dal fidanzato durante una vacanza
Un candelese in Indonesia
Diciannovemila commenti sotto il post che ha annunciato il suo arrivo, un video di nove minuti per documentare il suo primo allenamento: non si può dire che l’acquisto di Stefano Beltrame, trentenne calciatore professionista nato a Candelo, sia passato inosservato a Bandung, città da tre milioni di abitanti in Indonesia. Il Persib è la squadra che lo ha messo sotto contratto e che potrebbe farlo esordire domani in campionato, dove è in seconda posizione alle spalle del Borneo. Probabilmente nessuno, anche tra gli appassionati di pallone che seguivano le gesta del biellese, l’hanno mai sentita nominare prima di qualche giorno fa, quando si è diffusa la notizia di calciomercato forse soprattutto perché suonava esotica. Beltrame del resto è solo il secondo giocatore italiano a emigrare in Indonesia. Prima di lui ci aveva provato solo Marco Motta, difensore con un passato anche nel Torino e nella Juventus, la squadra dove il candelese ha debuttato in serie A, sostituendo in una partita di campionato Claudio Marchisio. Da allora la sua carriera è sempre sembrata alla ricerca di uno sbocco, a costo di andarlo a trovare lontano da casa: ha giocato in Olanda, in Bulgaria e per le ultime due stagioni in Portogallo al Maritimo, squadra di Funchal nell’isola di Madeira casa di Cristiano Ronaldo. E proprio una foto ricordo con Cr7 è stata ripescata e ricondivisa a raffica tra i tifosi della squadra indonesiana. L’accoglienza, insomma, è stata da pallone d’oro. E forse è servita a convincere definitivamente il calciatore della sua scelta: «Ci ho pensato a lungo » ha detto a La Stampa «ma alla fine ho accettato. Ho troppa voglia di tornare in campo. I tifosi sono stati pazzeschi. È stata come un’esplosione incredibile di entusiasmo intorno a me».