Buttare via la chiave
Dimitri Fricano, condannato a trent’anni per l’omicidio della fidanzata Erika Preti, è un uomo malato. Così scrive il provvedimento del Tribunale di sorveglianza che per lui ha predisposto un anno di arresti domiciliari per poter ricevere le cure che in carcere non può avere. Vivrà a casa dei genitori, costretto su una sedia a rotelle per problemi di peso (avrebbe raggiunto i 200 chili), di dipendenza dal tabacco (fino a 100 sigarette al giorno), possibili conseguenze del disturbo della personalità di tipo depressivo che gli era stato diagnosticato già prima della condanna. Secondo le cronache di questi giorni, è stato il carcere stesso (quello di Torino, dove stava scontando la pena) a far sapere che non avrebbe potuto garantire l’assistenza necessaria, dopo che a gennaio era già stato trasferirlo in ospedale per un breve periodo. Fricano non sarà libero. Resterà ai domiciliari dove potrà uscire, non da solo date le sue condizioni, per esami e visite specialistiche legati alle sue patologie. Fra un anno il Tribunale di sorveglianza stabilirà se gli eventuali miglioramenti saranno tali da proseguire la detenzione, della quale ha già scontato circa sei anni, in carcere oppure se dovrà restare ai domiciliari.
Della notizia, che è complessa e riguarda una situazione non così inusuale, è passata una versione assai semplificata nell’opinione pubblica che ha reagito come se Fricano fosse libero (e non è vero) e come se fosse stato scarcerato perché mangiava e fumava troppo. Da qui l’indignazione generale contro la giustizia italiana che non punisce i colpevoli (giova ripeterlo, non è un uomo libero) e contro le pene alternative mentre sarebbe stato meglio «tenerlo a pane e acqua in cella» (versione letta più volte in giro). C’è chi se l’è presa con i genitori che gli comprano le sigarette e lo riaccolgono a casa (e che cosa dovrebbero fare? Disconoscerlo? Chi ricorda la reazione del padre di Novi Ligure, che aveva perso moglie e un figlio, che non ha mai abbandonato la figlia che commise il duplice omicidio?). C’è chi ha evocato la pena di morte. I genitori di Erika Preti, che hanno saputo la notizia dai media, piccolo grande segno di poca delicatezza dell’amministrazione della giustizia, hanno manifestato la loro più che umana amarezza: «Dicono che le sue condizioni di salute sono incompatibili con il carcere» ha detto a La Provincia di Biella il padre. «Anche nostra figlia è incompatibile con il posto in cui si trova ora. Purtroppo non possiamo farci nulla e anche se potessimo forse nemmeno lo faremmo perché onestamente non abbiamo più fiducia nella legge. Ci sembra di essere stati presi in giro due volte». È una reazione che è facile comprendere, più di quella degli uomini della strada.
Ipse dixit
“Purtroppo è quasi normale in Italia. Con la mia soluzione questo problema non ci sarebbe perchè il gentiluomo sarebbe al cimitero”
(Commento su Facebook sul caso-Fricano di Renzo Masoero, ex presidente della Provincia di Vercelli e sindaco di Livorno Ferraris, arrestato nel 2010 per concussione dopo essere stato sorpreso nel suo ufficio mentre intascava una tangente, messo ai domiciliari e poi in libertà dopo una settimana, per poi patteggiare con la condizionale – cioè senza scontare la pena detentiva – due anni di reclusione. Tornato a fare politica, come è suo pieno diritto, nel 2017 è entrato nell’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia)
La scuola elementare, l’intelligenza artificiale e Facebook
Se l’uomo condannato per omicidio che sconterà la pena agli arresti domiciliari ha scatenato le pulsioni social come nessun’altra notizia negli ultimi giorni, subito dietro si colloca un link pubblicato da Newsbiella. Il titolo è curioso e accattivante: “La Pietro Micca di Biella rivoluziona l’istruzione: prima scuola elementare in Italia a indirizzo intelligenza artificiale”. Anche lo svolgimento incuriosisce: al momento della firma si scopre che l’articolo (o più probabilmente il comunicato riportato integralmente dalla testata online) è stato redatto proprio dall’intelligenza artificiale. Lo ha fatto anche 6aBiella un po’ per gioco a maggio: si fa una domanda a ChatGpt, il più usato e noto almeno per ora tra gli interfaccia a disposizione di chiunque, e si aspetta la sua risposta, non sempre così accurata a dire il vero. L’intento della scuola è ovvio: più si avvicina la date delle iscrizioni e più gli istituti di ogni ordine e grado, dalle elementari alle superiori per tacere delle università, fanno a gara a mettersi in vetrina per attirare più persone nelle loro aule. Lo si fa anche attivando progetti, sperimentazioni e attività collaterali. All’istituto comprensivo San Francesco, di cui fa parte la Pietro Micca, è un obiettivo dichiarato sul piano triennale dell’offerta formativa pubblicato sul sito: il progetto legato a intelligenza artificiale e robotica è stato attivato «al fine di avvicinare i bambini all’utilizzo della tecnologia, al coding e al pensiero computazionale. Rivolto a tutti i plessi dell’istituto, coinvolge le sezioni dei cinque anni di scuola dell'infanzia, le classi prime e quinte (classe terza del Piazzo) della scuola primaria, tutte le classi della scuola secondaria. Sono parte attiva del progetto i docenti di classe e i docenti e gli studenti dell'Iis Bona». Nulla di così rivoluzionario, insomma: sembra la declinazione di una delle “tre i” di un vecchio slogan di Silvio Berlusconi ai tempi in cui era presidente del Consiglio, impresa, inglese e, appunto, internet. Ed è altamente improbabile che solo la Pietro Micca (ci sono già come da piano di offerta formativa le altre sedi dell’istituto comprensivo) sia l’unica elementare d’Italia ad avere avuto una simile idea. Ma, tornando ai social, se l’idea della scuola era di invogliare nuove iscrizioni, forse non ha funzionato come si aspettavano. Nella raffica di commenti, quelli altamente negativi sono la maggioranza: «Poveri bambini, tutti omologati» oppure «Bisognerebbe prima insegnare a leggere e scrivere perché il livello scolastico è basso» fino ai nostalgici «Felice di essere stato bambino negli anni Sessanta» o ai drastici «Orrore» o «Non iscriveteli lì». La sensazione è che un più che discreto numero di commentatori (e non è una novità) si sia fermato al titolo o, se ha aperto il link e ha letto fino in fondo l’articolo, ha comunque immaginato lezioni dove in cattedra, al posto di un insegnante, c’è un maxischermo parlante gestito dall’intelligenza artificiale. Nulla di strano, insomma, né nel progetto che prova a guardare al futuro (o al presente?) e nemmeno nelle reazioni scomposte. Del resto, come ha osservato un altro commentatore, «quando arrivarono i telefonini che non erano ancora smartphone, molti dissero: “Io non lo comprerò mai”. Quando arrivò internet molti terrapiattisti dissero: “Non userò mai quella cosa”. Chiaramente i bimbi hanno bisogno di giocare e imparare con metodi tradizionali ma anche di conoscere il mondo che li circonda». Amen.
Cosa succede in città
Oggi alle 9,30 a Sala prosegue la festa patronale di San Martino con l’apertura del mercatino. Alle Da mezzogiorno si degusteranno i piatti tipici locali e nel pomeriggio il gruppo La Curva Street Band assicurerà l’accompagnamento musicale. Durante la giornata saranno visitabili il Rifugio degli asinelli e la Casa della Resistenza
Oggi alle 10 a Sordevolo apre per la prima giornata il Mercatino degli angeli, appuntamento ormai tradizionale pre-natalizio con l’artigianato, l’arte e la gastronomia nelle casette di legno collocate nelle strade del paese. La novità di quest’anno è la pista di pattinaggio. Il mercatino sarà visitabile fino alle 18
Oggi alle 11,30 a Valdilana per la settimana della cultura d’impresa è in programma un’apertura straordinaria di Casa Zegna con la visita alla struttura e agli archivi della fabbrica. Le altre due visite guidate partiranno alle 14,30 e alle 16. La prenotazione è obbligatoria a questo indirizzo email: casazegna@fondazionezegna.org
Oggi alle 16 a Biella il teatro Don Minzoni ospita lo spettacolo teatrale “Sguardi ri-volti”, esito finale di un laboratorio condotto da cittadine e cittadini sulla giustizia riparativa. Interverrà la garante per i diritti dei detenuti Sonia Caronni
Oggi alle 16,30 a Biella musica e solidarietà si incontreranno allo spazio Hydro di via Cernaia. Un concerto vedrà alternarsi sul palco i gruppi Alicante, Arbej, The Flood, The Benzis’ e Metissage. Contemporaneamente sarà aperta una raccolta di generi alimentari e prodotti per l’igiene personale a beneficio della mensa Il Pane Quotidiano, degli empori Caritas e del dormitorio pubblico. Saranno benvenuti pasta, olio, riso, tonno, legumi in scatola, farina, sughi, zucchero, sale, biscotti, marmellate, latte (a lunga conservazione), cereali, merendine, cioccolato, alimenti per la prima infanzia, pannolini, sapone per piatti e in generale i prodotti per l'igiene personale
La domenica sportiva
Oggi alle 14,30 a Noceto in provincia di Parma il Biella Rugby affronta da quarto in classifica la squadra locale, con un glorioso passato nei tornei di vertice, nella quinta giornata del campionato di serie A
Oggi alle 14,30 a Borgaro la Biellese affronta la seconda in classifica nel campionato di Eccellenza di calcio maschile. Gioca in trasferta anche il Città di Cossato alla stessa ora a Verbania
Oggi alle 18 a Biella lo Zeta Esse Ti (serie C girone B di pallacanestro maschile) affronta il My Basket Genova nella settima giornata della stagione regolare. La partita si gioca al palasport di via Paietta. Ieri sera nel girone A l’Albatros Biella ha conquistato la sesta vittoria consecutiva battendo in trasferta la Scuola Basket Asti 85-83
La foto del giorno
Forse sarebbe meglio chiamarla la foto della settimana, almeno per i media locali: a turno tutti hanno notato e hanno pubblicato la nuova opera di arte da strada (che fa capolino anche sulla copertina della pagina Facebook di 6aBiella) realizzata su uno dei muri periferici dello stadio La Marmora-Pozzo. Sul lato di piazza Falcone ora c’è un ritratto formato gigante del sindaco Claudio Corradino con un cucchiaio di legno in mano e il fumetto: «È pronta la polenta?». Il primo cittadino, scherzando, aveva invitato gli artisti della mostra “Banksy, Jago, TvBoy” a lasciare una traccia del loro passaggio in città con una loro opera, anche se colui che lo ha fatto, il pugliese Rizek, è stato minacciato con una pala da un residente. Una mano anonima (“Bums” dice la scritta gigante accanto al volto del sindaco, ma il nome corrisponderebbe a un artista di Mannheim, in Germania) ha eseguito prontamente e Corradino non poteva che prenderla bene: «Sono contento che il mio volto sia accompagnato da un nostro piatto. Gli fanno pubblicità» ha dichiarato a La Provincia di Biella. I muri dello stadio cittadino sono uno degli spazi per l’arte da strada autorizzata in città: lo sono stati anche quelli di piazza del Monte in Riva, della sede del liceo Sella in via Addis Abeba, delle scale interne del parcheggio del Bellone al Piazzo.