Il ricorso su un'ordinanza sul decoro urbano
Diventerebbero tutte a rischio le ordinanze fatte con lo stampino per preservare il decoro urbano se il Tar delle Marche decidesse a favore del ricorso presentato contro quella del comune di Ancona. Potrebbe fare giurisprudenza anche per il regolamento di polizia urbana in vigore dal 2020 a Biella. Le norme contestate nel capoluogo marchigiano sono simili a quelle che regolano i comportamenti negli spazi pubblici a Biella: «È posto il divieto» si legge nell’ordinanza firmata il 31 agosto dal sindaco di Ancona (Daniele Silvetti, Forza Italia) «di sdraiarsi, dormire e bivaccare continuamente per gran parte del giorno e della notte sul suolo pubblico o ad uso pubblico o aperto al pubblico, sui gradini posti all’esterno degli edifici pubblici e privati purché antistanti un’area pubblica o privata soggetta al pubblico passaggio, sulle aree verdi, sugli arredi urbani». Dice invece il regolamento di Biella: «In tutti gli spazi e aree a uso pubblico, compresi parchi, giardini ed altre aree verdi è vietato bivaccare, sdraiarsi sulle strade, sulle piazze, sui marciapiedi, sotto i portici, su spazi e aree verdi e arredi ivi presenti (es. panchine), ostruire i passaggi e le aree a destinazione pubblica; sostare in gruppo arrecando disturbo o, comunque, in modo tale da impedire la piena fruibilità dei luoghi agli altri utenti». Le sanzioni, ad Ancona come Biella, vanno da 25 a 500 euro, la differenza è che la validità del provvedimento laggiù è ristretta a una zona limitata della città mentre a Biella è in vigore sull’intero territorio. Ma contro l’ordinanza siglata dal sindaco Silvetti ha presentato ricorso un uomo senza fissa dimora, patrocinato gratuitamente dall’associazione Avvocati di Strada. La motivazione politica sta in una frase dell’associazione: «Si deve combattere la povertà, non i poveri». Quella legale risiede in un principio: se esistono persone che non hanno un tetto sulla testa è anche a causa di una mancanza delle istituzioni che non hanno trovato loro una soluzione alternativa e per questo non dovrebbero essere multate per una colpa non loro. In più le condizioni economiche di chi venisse sanzionato non permettono loro di pagare: «Elevare sanzioni significa sprecare risorse tra spese di notifica, impugnazioni, agenzie di riscossione e via discorrendo». Le norme contenute nel regolamento di polizia urbana di Biella, scritto nel 2019 e riscritto per essere votato nel 2020, hanno istituzionalizzato quelle di precedenti ordinanze anti-bivacchi: ne firmò una il sindaco Claudio Corradino (Lega) nelle prime settimane del 2020 per la zona dei giardini Zumaglini e del supermercato Esselunga, con una persona multata di 50 euro pochi giorni dopo. Nel 2016 ne aveva sottoscritta una anche il suo predecessore Marco Cavicchioli (Partito Democratico), nel periodo in cui si susseguivano a Biella arrivi di richiedenti asilo del Pakistan, che giungevano spinti dal passaparola e fuori dalla rete di accoglienza ufficiale che comunque, dopo i primi giorni di emergenza, si prese cura di loro. Una sanzione a un senza fissa dimora del 2010 a Palermo, figlia di un’ordinanza sul decoro urbano, venne cancellata dalla Cassazione.
Ipse dixit
“Anche senza il conforto dei dati di Legambiente e Il Sole 24 Ore è chiaro a chiunque si rechi a Biella o vi abiti che si tratta di una città stritolata dal traffico, con un trasporto pubblico carente e con un’offerta inadeguata. Il principale problema cittadino su cui dovrebbero concentrarsi l’amministrazione attuale e quella che verrà è proprio quello dell’uso eccessivo delle auto private e della parallela carenza di trasporto publico, inteso come trasporto urbano ma anche extraurbano”
(Giuseppe Paschetto, insegnante, storico esponente ambientalista, già consulente del ministro Azzolina in quota Movimento 5 Stelle, in un intervento su Eco di Biella)
Le paghe della vigilanza
La Allsystem di Biella, sede lungo la Trossi a Verrone, è un colosso da quasi 60 milioni di fatturato, poco meno di 400mila euro di utile e 1200 dipendenti che operano in mezza Italia nel campo della vigilanza privata. Da pochi giorni si è aggiunta alla lista delle imprese del settore poste sotto controllo giudiziario per decisione della Procura di Milano, con l’accusa di praticare accordi contrattuali al di sotto della soglia di sopravvivenza per i loro dipendenti. Si parla di paghe orarie tra i 5,3 e i 6,9 euro lordi. Non è un caso isolato perché nei mesi passati è toccata una sorte simile e con simili contestazioni a Mondialpol, Servizi Fiduciari e Cosmopol. Insieme alla Allsystem l’indagine ha coinvolto anche la Battistolli. Secondo il comunicato della Guardia di Finanza di Como da cui è partita l’inchiesta, gli stipendi mensili faticavano a raggiungere i 1.000 euro netti per i cosiddetti fiduciari, il personale non armato di appoggio. Per arrotondare e arrivare a uno stipendio degno, i lavoratori risultavano costretti a fare molte ore di straordinario, comprese quelle notturne e durante i giorni festivi, solo per arrivare a fine mese. Gli investigatori hanno parlato anche di minacce di licenziamento per chi non accettava. Proprio questi dettagli hanno convinto la Procura di Milano ad aprire un’indagine e a mettere in atto il provvedimento, non invece il livello delle paghe che è quello stabilito dal contratto nazionale, pur rinnovato nei mesi scorsi e sul quale c’è un’altra contesa legale. Il 2 ottobre la Corte di Cassazione ha stabilito che debbano essere i giudici, in ottemperanza innanzitutto a ciò che è scritto sulla Costituzione, a fissare i minimi salariali qualora i contratti ne prevedano di così bassi da non consentire al lavoratore di andare oltre la soglia di povertà. Allsystem ha l’incarico, tra gli altri appalti, della vigilanza dell’ospedale di Biella e del tribunale di Milano.
Cosa succede in città
Oggi alle 8 a Candelo torna il mercato della terra con i produttori agricoli locali tra le rue del Ricetto. La manifestazione ha il patrocinio di Slow Food che ospiterà il presidio della gallina bianca di Saluzzo
Oggi alle 10 al Piazzo si apre “Autunno in Piazzo”, una giornata di festa in piazza Cisterna con il mercatino dei sapori e della creatività e, dalle 14, castagne, vin brulé e la musica di Ananke Duo
Oggi allle 10 a Mosso si svolgerà la sagra dello gnocco fritto, specialità emiliana che sbarca nel Biellese insieme alle caldarroste, che verranno distribuite in piazza Italia proprio alle 10, per poi fare spazio dalle 11 all’aperitivo con gnocco fritto e salumi. Nel pomeriggio ancora castagne e vin brulè
Oggi alle 10,45 a Biella parte, con un programma un po’ modificato per il timore del maltempo, la giornata “Pane e paesaggio”, organizzata dall’Osservatorio beni culturali. Si comincia allo spazio Hydro di via Cernaia per fare il pane insieme. Alle 13 pranzo a offerta libera e dalle 14,30 interventi sull’Est urbano, la fascia di città che va dal ponte di Chiavazza a quello della tangenziale, con intermezzi musicali
Oggi alle 16,30 a Valdilana sarà presentata al pubblico la nuova programmazione del cinema teatro Giletti di Ponzone dalle realtà che lo animeranno: associazione Il Prisma, Atelier, e La Carovana. L’ingresso è libero
La domenica sportiva
Oggi alle 12,30 a Biella si gioca la sesta giornata di serie A femminile di calcio con la sfida di cartello tra Juventus e Roma. Le due squadre guidano la classifica a punteggio pieno. La partita ha già fatto registrare il tutto esaurito, la si potrà vedere solo in tv su Dazn, per gli abbonati
Oggi alle 14,30 a Biella per il campionato di Eccellenza maschile di calcio si gioca Biellese-Volpiano, una sfida complicata contro la squadra prima in classifica. La partita è in programma nell campo di corso 53° Fanteria. A Cossato alla stessa ora allo stadio Ezio Abate il Città di Cossato affronta l’Alicese Orizzonti
Oggi alle 21 a Borgomanero lo Zeta Esse Ti Biella di pallacanestro maschile affronta, in una partita valida per il girone B di serie C, lo Sporting Borgomanero
Soldi per le barriere architettoniche
Ha funzionato l’appello dell’assessora regionale Chiara Caucino (Lega) per convincere i municipi piemontesi a presentare le domande per il contributo regionale sulle barriere architettoniche. Dopo le sole venti domande ricevute a metà settembre, a due settimane dalla scadenza del bando, alla fine se ne sono contate 377. Di queste 130 sono state accolte totalmente e una in modo parziale: la torta da dividersi era di poco meno di 900mila euro, fondi che lo Stato ha assegnato alle regioni. Ne hanno ricevuta una fettina otto centri della provincia: 15mila euro a Biella, 8mila a Cossato, Valdilana e Candelo, 4mila a Gaglianico, Mongrando, Valdengo e Pralungo. La cifra sarà vincolata a uno scopo ben preciso, la redazione di un Peba, il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche che ogni Comune per legge dovrebbe adottare. Nella realtà in pochissimi lo hanno fatto finora, ragione per cui è stato istituito questo fondo straordinario. Quindi non sembra possibile l’utilizzo che vorrebbe farne, come da dichiarazione a La Stampa, l’assessore ai Lavori pubblici Davide Zappalà (Fratelli d’Italia): «Il problema più grande da risolvere per la città da questo punto di vista è quello dei marciapiedi. Interverremo da subito su quelli più compromessi con questi 15mila euro». Sul fronte delle barriere, come dice l’assessore, «la vera rivoluzione sull’adeguamento delle barriere la stiamo facendo con tutti i cantieri Pnrr che valgono 50 milioni di euro».