Òropa e Càndelo
Ci vorrebbe un influencer, disse 6aBiella solo qualche giorno fa commentando la mole di visualizzazioni del video descrittivo della villa di Nino Cerruti prima che fosse venduta all’asta e confrontandola con quelle del documentario fatto realizzare da Fondazione Cassa di Risparmio e Fondazione Biellezza perché fosse vetrina principe del territorio. Poi è arrivato un influencer, anzi due, e l’opinione traballa già un pochino (ma non troppo): beninteso, che i santi della promozione turistica benedicano Cri e Andre, due fidanzati romani trapiantati a Milano che hanno portato la loro passione per i piccoli paesi seminascosti dell’Italia in una pagina Instagram da 202mila seguaci. Significa che, potenzialmente, più di duecentomila persone possono essersi trovate sotto gli occhi il video che suggerisce come passare un fine settimana proprio dalle nostre parti. C’è il castello di Masino, una spanna più in là del lago di Viverone, c’è una notte sotto le stelle a Masserano nelle starsbox Le Moline (unico messaggio promozionale dichiarato del post dato che Cristina e Andrea dicono di essere stati invitati dai gestori), un pranzo in agriturismo e una passeggiata a Rosazza e in mezzo le note dolenti per i biellesi: il Santuario di Òropa che non solo è patrimonio Unesco ma anche un luogo che da sempre ha l’accento sulla seconda “o”, e il Ricetto di Càndelo, con la seconda pronuncia sbagliata.
La polizia del web è inflessibile e sui commenti al video si scatenano quelli che massacrano i ragazzi per il doppio errore. C’è un però: se il numero di visualizzazioni del filmato, condensatissimo in un minuto stile Instagram, non è visibile, spiccano i quasi cinquemila “mi piace” e i 250 commenti. E, insieme alle correzioni di pronuncia, c’è chi ringrazia con frasi come: «Avete vinto la scommessa, luoghi che non conoscevo». Il che, forse, è anche alla base dell’errore: nessuno metterebbe mai l’accento sbagliato a Rimini o Venezia, ma nemmeno a Langhe o Monferrato. Si sbagliano i nomi che si conoscono poco. E allora, accidenti, meno male che c’è qualche vetrina in più.
Ipse dixit
“Mai come in questi anni credo che sia possibile puntare sulla promozione di un turismo variegato, di nicchia e di valore, come quello che il Piemonte può offrire ai visitatori stranieri e italiani, a partire dal turismo di impresa”
(Laura Zegna dopo la sua nomina alla guida della commissione turismo di Confindustria Piemonte)
Anche gli Elii con NaturalBoom
Andrea Campagnolo ha un nuovo alleato nel suo braccio di ferro con Fedez, Lazza e la loro nuova bevanda chiamata Boem, nome troppo simile, così come l’aroma allo zenzero, alla “sua” NaturalBoom. Dopo la video-storia su Instagram di Ringo, dj e direttore artistico di Virgin Radio, uscita poche ore dopo l’annuncio di Fedez, un nuovo video mostra la presa di posizione di Faso e Cesareo, due dei musicisti di Elio e le Storie Tese. Prima si aprono una lattina della bevanda energetica naturale biellese poi, dopo averla sorseggiata ed essersi sentiti «mentalmente meglio», mettono in guardia contro i «tarocchi, come le Addas». Ovvero le scarpe che, negli anni Settanta, levavano una vocale al marchio Adidas per stare sul mercato sfruttando la scia e la fama del colosso tedesco. Anche Campagnolo, ripubblicando sui suoi social il video (e la fotografia in cui pure Elio è presente, con le lattine in bella vista), scherza: «Boomer chi si ricorda le Addas, non un boemer». Giochi di parole a parte, il fondatore della casa produttrice della bevanda ha mosso anche un passo più formale, come ha annunciato a Eco di Biella ieri: una lettera scritta alla società di Fedez e Lazza chiedendo loro un confronto e una linea di comunicazione che metta in evidenza le differenze tra i due prodotti.
Cosa succede in città
Oggi alle 11 a Biella il ciclo degli appuntamenti della Biblioteca Ragazzi Rosalia Aglietta Anderi prosegue con “Storie tra le onde”, letture e laboratori adatti a bambine e bambini dai cinque anni. Info e prenotazioni allo 015.3507651
Oggi alle 18 a Biella torna la rassegna letteraria Librarsi nei giardini del Fondo Edo Tempia in via Malta (ingresso anche da via Marconi). Laura Ravera e Francesca Settimi, autrice e protagonista del libro “Io, Guenda e il gene matto” sono le ospiti. L’ingresso è libero e, prima della conversazione, sarà offerta una merenda
A volte ritornano (al centro)
Si chiama “Piemonte al centro” il nuovo movimento politico riconducibile a Paolo Tiramani. Se il nome non suona nuovo è per la sua lunga militanza nella Lega che lo ha portato a essere sindaco di Borgosesia, consigliere regionale e parlamentare. Ma negli ultimi mesi la sua avventura nel partito si è chiusa con l’espulsione, mentre quella da primo cittadino si era interrotta per una rara applicazione della legge Severino, dopo la sua condanna in appello, confermata dalla Cassazione pochi mesi fa, a un anno e cinque mesi per la cosiddetta “rimborsopoli” piemontese, l’inchiesta che aveva passato al setaccio le richieste di rimborsi dei consiglieri regionali, alcune delle quali erano apparse improprie, dalle cene ai biglietti delle partite di calcio. Dopo la condanna e l’espulsione dalla Lega, Tiramani aveva dichiarato di avere molti impegni professionali, culminati nei giorni scorsi con l’inaugurazione della residenza per anziani Villa San Gaudenzio a Novara. È anche tra i soci fondatori della cooperativa sociale Egida, una professione che aveva affinato proprio a Biella quando era braccio destro di Francesco Montoro a Eurotrend. Allora era di casa anche al Forum per le partite di Pallacanestro Biella salvo, con il cambio di lavoro e di interessi, passare a seguire da vicino la Barberi Valsesia nella città che amministrava.
«Il civismo è l’unica ancora di salvezza per il territorio» ha dichiarato a La Stampa, annunciando che aiuterà i sindaci che glielo chiederanno con liste civiche, ma tendenzialmente nel campo del centrodestra, anche se nelle sue prime dichiarazioni se l’è presa proprio con i partiti di quell’area: «I partiti classici stanno subendo i diktat di altre province. La Lega a Vercelli è una succursale di Novara e Fratelli d’Italia è sulla stessa strada». Per ora sono annunciati coordinatori a Novare e in Valsesia oltre a lui che si occuperà di Vercelli. Nella Biella dal centro sovraffollato (la lista Gentile, Buongiorno Biella, la compagine degli ex sindaci Susta e Barazzotto), per ora non sembra essere arrivato.