Sette anni fa eravamo noiosi
Sembra ieri e forse non è cambiato nulla: sette anni fa Biella si vide appiccicata l’etichetta di “provincia più noiosa d’Italia” da Vice, sito web d’informazione multinazionale con l’ambizione di essere fuori dagli schemi e anticonformista e che tre mesi fa ha annunciato di aver presentato istanza di fallimento. Era il 2016 quando il cronista Mattia Salvia s’incuriosì sul nostro piccolo angolo di pianeta spinto da una notizia di un giornale locale: narrava di un sedicenne caduto da solo dalla bicicletta, senza essersi fatto nulla di che. «Mentre il resto del mondo era scosso dalle conseguenze Brexit o da altri fatti di cronaca più o meno importanti» recitava il pezzo, «l'edizione online della Provincia di Biella pubblicava un articolo che nelle ultime ore è diventato virale, probabilmente perché è una delle pagine più assurde dell'informazione online italiana, il più assurdo tra gli articoli assurdi che possono regalarci i quotidiani locali». Chi segue 6aBiella, ma prima ancora la vecchia edizione della pagina social satirica La Biella che Piaceva, conosce la rubrica del sabato “La settimana della capitale del crimine”, in cui si riassumono le notizie che nascono sul mattinale delle forze dell’ordine, con il riassunto degli interventi fatti nelle ultime ore, e finiscono sulle pagine, di carta o digitali, dei media. Somigliano assai alla storia del sedicenne ruzzolato dalla bici. Sette anni fa era più o meno uguale: «Basta farsi un giro su uno dei siti delle tante testate che si occupano di cronaca locale nel biellese» insisteva Vice «per accorgersi come non dico tutte, ma sicuramente la maggioranza delle notizie riportate siano sullo stesso tenore. Il che fa inevitabilmente sorgere una domanda: Biella è la provincia più noiosa d'Italia?».
“Noiosa” in questo caso è anche sinonimo di tranquilla. Un poliziotto o un carabiniere appena uscito dall’addestramento può imparare il mestiere più serenamente a Biella, rispetto alla periferia di una metropoli. All’epoca, della presa di posizione di Vice si parlò a lungo, ma non a lunghissimo: il tran tran noioso è ricominciato presto e continua a essere raccontato mattinale dopo mattinale. Qualcuno la buttò sul sarcasmo. C’è chi, tenendo a mente quella definizione, si è chiesto se fosse meglio essere noiosi o finire sulle cronache nazionali per episodi come il caso Segre-Greggio-cittadinanze onorarie. Senza dimenticare l’episodio un po’ triste che seguì di poche settimane il pezzo di Vice, la notizia divulgata da un’associazione animalista di una denuncia per orge con cani e cavalli nel Biellese. Non ebbe seguito, come la stragrande maggioranza della segnalazione di quell’associazione, finita più volte nel mirino dei fact checkers.
Ipse dixit
“Purtroppo la cagnolina non ce l’ha fatta. Polizia di Stato, Polizia Locale di Biella e servizio veterinario sono prontamente intervenuti a seguito di segnalazione che denunciava che due persone stavano mendicando con queste povere bestiole, ed una in particolare stava vomitando sangue. Il servizio veterinario ha preso in carico i poveri cagnolini, una cagnolina purtroppo questa mattina è morta. Che questo drammatico caso sia d’esempio perché non accadano più queste cose. Tolleranza zero verso queste “persone” che non hanno a cuore il benessere degli animali! Mi auguro che la giustizia faccia prontamente il suo corso contro questi elementi!”
(Giacomo Moscarola, vicensindaco di Biella, annunciando sui social la notizia della morte di uno dei due cani sottratti ieri ai loro padroni, mendicanti segnalati dall’associazione Legami di Cuore sulle strade di Biella, vedi 6aBiella di ieri)
La tranquilla movida di Candelo
Se a Biella via Italia di sera mette un po’ tristezza, con pochissime vetrine senza saracinesche abbassate almeno fino in Riva, c’è un angolo di Biellese che invece sembra ribollire di vita e non solo (anche se soprattutto) nel fine settimana: è Candelo, dove la vita notturna si sviluppa placida attorno a piazza Castello e al Ricetto. Nel borgo fortificato, tra le rue trovano spazio due ristoranti e ha appena aperto anche una taverna con birre artigianali (le triveresi Jeb) e taglieri di salumi e formaggi locali, gestita dalle stesse persone che erano al bar delle Funivie Oropa, prima che chiudessero l’impianto e il locale. Appena fuori le mura ci sono una trattoria, una pizzeria, tre bar, una gelateria e una rivendita di kebab. Questione di pochi metri e ci sono un altro ristorante-birreria (con le artigianali biellesi che escono anche qui dai rubinetti delle spine), una pizzeria e una pizzeria da asporto. Senza dimenticare il cinema Verdi e la sua programmazione anticonformista che comprende film non necessariamente di cassetta insieme a rassegne come quella in corso su Almodovar. Gli spazi del Ricetto e piazza Castello ospitano i dehors, in quest’ultimo caso usando anche un po’ dello spazio sottratto ai parcheggi nell’ultima risistemazione. Ci si chiede come potrebbe essere ancora meglio, se si potesse chiudere definitivamente la piazza alle auto, impossibile perché è l’unica via di accesso, per i candelesi e per chi transita usando il paese come una sorta di tangenziale, alla discesa che porta a Vigliano. Da almeno trent’anni si parla di realizzare una strada alternativa, che consenta di evitare il passaggio dal cuore del paese. Sembrò una necessità quando, dopo il crollo del ponte della tangenziale nel 1993, Candelo diventò una via di fuga obbligata. Insieme, forse, servirebbero anche posti auto da realizzare in modo da rendere davvero pedonale (e turistico) il borgo storico, come accade in decine di piccoli centri della Toscana che si vivono a piedi e non al volante.
Cosa succede in città
Oggi a Biella negli orari di apertura del Duomo, si potranno vedere le due versioni del dipinto “Il martirio di Santo Stefano” attribuite alla scuola di Bernardino Lanino conservate a Biella. Una appartiene alla chiesa e l’altra a Banca Patrimoni Sella. L’iniziativa fa parte della rassegna “Sia luce”, un progetto di Irene Finiguerra per Bi-Box Art Space. Le due opere resteranno esposte ogni giorno fino al 26 agosto.
Oggi a Biella alle 9,30 riprendono le partite del torneo Tennis Europe categoria Under 16, in programma al circolo I Faggi. Due sono i biellesi nel tabellone principale, Pietro Bertagnolio in campo maschile e Alessia Sbrana in quello femminile. Al circolo di via Ramella Germanin l’ingresso per gli spettatori è libero
Oggi a Biella alle 18 la rassegna “Dialoghi con la modernità” porta in città il divulgatore scientifico Massimo Polidoro, cofondatore del Cicap, l’osservatorio nazionale sulle pseudoscienze. Lo intervisterà, parlando anche del suo ultimo libro “La scienza dell’incredibile”, il giornalista Daniele Scaglione
Arrivano (a settembre) le mammedimerda
Chi le conosce non se le perderà e segnerà subito la data in agenda: venerdì 22 settembre saranno a Biella le due autrici di Mammadimerda, al secolo Sarah Malnerich e Francesca Fiore. A portarle in città sarà il festival ContemporaneA, la rassegna in cui le donne parlano di temi al femminile (e non solo). La loro fama nasce sui social: oggi la pagina Facebook che hanno creato è arrivata a 128mila seguaci, trattando con il sarcasmo più graffiante la vita quotidiana delle mamme (partendo dalla loro esperienza) che si sentono inadeguate e che fanno cose di cui vergognarsi un po’, come dimenticare il panino al prosciutto messo nello zaino dei figli l’ultimo giorno di scuola e accorgersene a settembre, salvo scoprire grazie anche all’auto-aiuto dei social di non essere sole. «Questo blog» è la frase di presentazione del loro sito internet «non è politicamente corretto, non produce cultura, non fa informazione. Se l'iconografia di Mammabene ti sta stretta e pensi che ci sia bisogno di un modo diverso di raccontare la maternità, stai qui». Il loro show teatrale, “Uno spettacolo esecrabile al sole”, è preso d’assalto e si registrano “tutto esaurito” per date in programma a settembre. Nel frattempo hanno pubblicato il loro secondo libro, “Angele del focolare”. Così quello che sembrava un passatempo-sfogo è diventato un impegno pressoché a tempo pieno. Informazioni e prenotazioni per lo spettacolo si raccolgono alla mail contemporanea.biella@gmail.com