Smog
Nella settimana in cui si è parlato tantissimo di inquinamento atmosferico nell’Italia del Nord (anche con dati imprecisi che riguardano Milano presunta terza città più irrespirabile al mondo), il semaforo di Biella sulla cartina di Arpa Piemonte è sempre rimasto sulla luce verde. Significa che la qualità dell’aria ai piedi del Mucrone è generalmente migliore che nelle terre piatte oltre il gradino della Baraggia da Massazza in poi. Nei primi cinquanta giorni del 2024 la centralina di riferimento di via Don Sturzo non ha mai fatto registrare valori oltre la soglia di legge dei 50 microgrammi per metro cubo di Pm10, le polveri sottili. Per fare un esempio lunedì 19 il livello a Biella era di 26, ad Asti di 78, a Casale di 80, a Ivrea di 60, a Novara di 82, a Vercelli di 77, a Torino tra 76 e 83 a seconda della collocazione dei rilevatori. Nel 2023 i giorni in cui è stata superata la media di legge sono stati appena due. Secondo il rapporto annuale Mal’Aria redatto da Legambiente Biella è già in linea con i valori massimi di legge del Pm10 che entreranno in vigore nel 2030, unica delle città piemontesi insieme a Verbania ma con un risultato ancora migliore. Servono invece una riduzione del 12% delle polveri ultrasottili, il Pm2,5 e del 7% di biossido di azoto per mettersi in linea da qui a sei anni. Tutti e tre gli inquinanti sono residui della combustione, quindi arrivano soprattutto da impianti di riscaldamento, veicoli con il motore a scoppio ed emissioni delle fabbriche. Non è tutto: secondo Greenpeace il Pm2,5 deriva in misura maggiore, almeno in Italia, dagli allevamenti intensivi di bestiame che dall’industria, 17% contro 10%. È sempre stato così? Non in Italia e nemmeno a Biella: nel 2010, l’anno più lontano tra quelli registrati dal sito internet del Comune, i giorni di superamento del valore limite di Pm10 erano stati trenta, dieci volte di più rispetto al 2023. Il momento peggiore è sempre stato l’inverno, quando le caldaie sono accese costantemente, così come in una settimana media il giorno più “pulito” è la domenica quando circolano meno vetture. Non esistono studi che certifichino la ragione del miglioramento ma si possono fare ipotesi: gli impianti di riscaldamento sono più efficienti ed ecocompatibili e a Biella si aggiunge la presenza del teleriscaldamento che ha consentito di spegnerne molte sia in edifici pubblici sia in quelli privati. Anche le auto, a colpi di campagne di rottamazione e di divieti di circolazione per quelle più vecchie e inquinanti, sporcano meno l’aria. Lo stesso vale per le aziende che negli ultimi anni hanno reso la sostenibilità del processo di produzione come un punto di forza. Non basta ancora. La soglia di tolleranza delle polveri ultrasottili secondo l’Organizzazione mondiale della sanità è di 5 microgrammi al metro cubo: un corposo lavoro del quotidiano inglese The Guardian di cui 6aBiella parlò a settembre ha mostrato che a Biella è tre volte tanto più alta. Siamo fortunati, insomma, ma guai a pensare che il traguardo sia raggiunto. È una questione di salute.
Ipse dixit
“Si tratta di un fraintendimento ma se bisogna scusarsi lo faccio io a nome della Lega. In tema di parità di genere la Lega non è seconda a nessuno, abbiamo avuto di recente una parlamentare, è in carica un’assessora regionale e tre comunali. Non avremo inoltre problemi a candidare una donna a sindaca, anzi lo annuncio già: la nostra proposta, dopo averla concordata con gli alleati, sarà proprio di una donna”
(Roberto Simonetti, segretario provinciale della Lega, intervenendo su La Stampa sulle frasi del suo consigliere Alessio Ercoli rivolte in consiglio comunale a Marta Bruschi, candidata sindaca del centrosinistra, uscita dall’aula per prendersi cura della figlia di 8 mesi)
Anidride carbonica
C’è l’inquinamento atmosferico, ed è un problema per i polmoni, e poi ci sono i gas serra che sono un problema per il cambiamento climatico. Il principale è l’anidride carbonica e La Provincia di Biella ha scelto, a partire da questa settimana, di monitorare il suo livello a ogni uscita del bisettimanale. Lo ha fatto aderendo a un appello della Società meteorologica italiana che ha chiesto di farlo, per sensibilizzare al problema i lettori, a tutti gli organi d’informazione. «Se si vuole capire quali sono le dinamiche del cambiamento climatico in atto» ha detto al giornale il climatologo Daniele Cat Berro «l’indicatore della concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera è fondamentale. Seguendone l’andamento ci si rende conto della velocità con la quale la situazione cambia». Quella attuale dice che siamo a 423,61 parti per milione nell’aria che circonda la Terra, e non solo quindi il Biellese. Il dato è in salita: era a 420,90 un anno fa e fece notizia nel 2021 il superamento della soglia di 400. Dieci anni fa era 397,99. La stima dell’era preindustriale è di 280 parti per milione. Cat Berro ha calcolato in sette tonnellate la media di anidride carbonica che ogni italiano rilascia nell’atmosfera: «È importante saperlo ma non è sufficiente. Immaginiamo l’atmosfera come una vasca da bagno. Il livello di emissioni ci dice quanta acqua esce dal rubinetto mentre la concentrazione ci dà la misura esatta di quanto è piena la vasca». Che l’uomo sia la causa del problema non è in discussione per il climatologo: «Anche i modelli di studio non funzionano se non si inseriscono i valori dell’inquinamento causato dall’uomo. Probabilmente questo inverno sarà il secondo più caldo di sempre. Poi basta guardare le fioriture di questi giorni. La natura parla chiaro».
Cosa succede in città
Oggi alle 11 a Oropa tornano le visite guidate alla basilica antica, agli appartamenti reali e al museo dei tesori. La partenza è dai cancelli del santuario. Il costo è di 8 euro a persona, con la possibilità per le famiglie di usufruire di uno sconto: ogni tre persone, una entrerà gratis
Oggi alle 16 a Cossato è il turno della rassegna teatrale dialettale sul palcoscenico del teatro comunale. La commedia in programma è “Tropa grasia care magne” della compagnia “I nuovi camminanti”, scritta da Mariella Acquadro
Oggi alle 18 a Biella si parlerà della situazione nella striscia di Gaza con la giornalista Anna Maria Selini, autrice tra le altre cose del podcast “Oslo 30. L’illusione della pace” sul fallimento delle trattative che portarono all’intesa tra Israele e Palestina. L’appuntamento, organizzato dal gruppo giovanile diocesano Hope Club, è al teatro Don Minzoni. L’ingresso è libero
La domenica sportiva
Oggi alle 14,30 a Settimo Torinese il Biella Rugby riprende la corsa nella serie A maschile affrontando il VII Torino. I gialloverdi sono secondi in classifica nonostante la sconfitta della settimana scorsa nella partita di cartello con il Cus Torino capolista
Oggi alle 14,30 a Biella per il campionato di Eccellenza maschile di calcio la Biellese affronta l’Accademia Borgomanero, la squadra che nelle ultime due stagioni l’ha eliminata ai playoff promozione. Alla stessa ora il Città di Cossato gioca in trasferta contro il Lascaris
Oggi alle 18 a Biella per il girone B di serie C maschile di pallacanestro lo Zeta Esse Ti sfida Arona al palasport di via Paietta. L’ingresso sulle gradinate è libero
Birrifici da premio
Quattro posti sul podio e una menzione speciale sono i risultati ottenuti dai birrifici artigianali biellesi al premio “Birra dell’anno” svoltosi nei giorni scorsi a Rimini. Si tratta dell’appuntamento periodico con cui la giuria di Unionbirrai premia le piccole aziende di cui la nostra provincia è pioniera con le sue quattro etichette, ormai consolidate sul mercato non solo locale. Tre di loro hanno avuto un riconoscimento consegnato per una delle loro creazioni nelle ben 45 classifiche strutturate in base alle tipologie di ogni bevanda, dal colore alla fermentazione agli aromi. Il birrificio Un Terzo di Pralungo ha conquistato la giuria con le produzioni in cui la birra è insaporita dall’uva: la Sciatò Rouge ha replicato il secondo posto del 2023 grazie all’uva a bacca rossa Cornalin tipica della vicina Valle d’Aosta. La Sciatò Margot profumata di Erbaluce è giunta al terzo posto. Il birrificio Elvo di Graglia ha ottenuto una medaglia d’argento grazie alla Claus dove si sente il sapore del miele di castagno. C’è stata una menzione speciale anche per la Schwarz, la scura non filtrata che è già finita nella terna delle premiate in quattro edizioni della Birra dell’anno. Per il birrificio Beer In di Valdilana è arrivato un bronzo con la Hop Hop, con il suo gusto amaro di luppolo.