Un aggiornamento sulla cassa integrazione
Ci sono tre tipologie di cassa integrazione: quella aumentata a dismisura a Biella nei primi due mesi del 2024, argomento della newsletter di ieri, è la cassa integrazione ordinaria. Le aziende la chiedono quando devono affrontare congiunture di mercato complesse che non dipendono dalle loro scelte né dai lavoratori, come un calo nelle richieste e di conseguenza nella produzione. Presuppone che la situazione sia temporanea e che presto si ritorni ai ritmi produttivi (e ai salari) normali. Diverso è il caso della cassa integrazione straordinaria, assente in questo momento in provincia, che invece accompagna periodi di crisi profonda delle aziende che la richiedono, con ristrutturazioni che spesso sono preludio a tagli del personale. Al suo termine non si tornerà alla situazione precedente. Una terza tipologia, definita in deroga, riguarda le situazioni in cui le precedenti due non sono applicabili, per esempio perché sono stati raggiunti i termini massimi dell’erogazione, ma la crisi aziendale non ha ancora avuto una soluzione. È il caso, per citare quello più impattante sul tessuto sociale di una città in questi mesi, dell’acciaieria Ilva di Taranto. Se in provincia il 100 per cento delle ore di cassa integrazione richieste dal mondo economico locale è di tipologia ordinaria, significa che non ci sono «particolari problemi nel Biellese», per citare le parole della segretaria provinciale della Uil Maria Cristina Mosca a La Stampa. La sindacalista spiega anche perché i numeri diffusi dal centro studi della stessa Uil potrebbero non risultare quelli reali a un bilancio di fine anno: «Tante volte capita che le aziende richiedano ore di cassa integrazione, ma è poi con il rendiconto che si capisce se davvero le abbiano usate tutte o solo in parte. È un momento in cui il tessile è un po’ fermo, ci sono la crisi economica, l’inflazione, due guerre. La cassa integrazione ordinaria viene richiesta anche per brevi crisi, magari per mancanza di ordinazioni che poi però arrivano». Ma sul tema la medaglia sembra avere anche un’altra faccia. Lorenzo Boffa Sandalina, segretario provinciale della Cgil, è consapevole del momento di calo della produzione delle imprese del territorio. Ma la sua impressione, come ha dichiarato a La Provincia di Biella, «è che le aziende, anche con bilanci ampiamente in attivo, utilizzino comunque costantemente la cassa integrazione in alcuni periodi dell’anno. Cioè ci sono ciclicamente fasi di superproduzione nelle quali queste aziende lavorano e producono tantissimo e poi inevitabili momenti di calo nei quali i lavoratori vengono sempre messi in cassa integrazione. Si tratta di una modalità da rivedere perché in questo modo i posti di lavoro vengono mantenuti ed è un bene, ma il salario di lavoratori e lavoratrici diminuisce sensibilmente. La cassa integrazione per aziende in difficoltà rappresenta uno strumento prezioso. La cassa come strumento per mantenere alti i profitti, scaricando sui lavoratori e sulla collettività i costi, molto meno».
Ipse dixit
“Non credo di avere niente da dimostrare. Quando mi sono impegnato seriamente ho sempre vinto, a Cossato e a Biella. Adesso faccio un passo di lato mettendomi a disposizione con la massima lealtà del candidato Marzio Olivero”
(Claudio Corradino, sindaco di Biella non più ricandidato, a La Stampa)
Un aggiornamento sulle asfaltature
Nel primo pomeriggio di ieri via Repubblica è tornata transitabile nei due sensi di marcia, con i lavori di asfaltatura che hanno patito solo un piccolo ritardo per la pioggia che soprattutto martedì ha reso più complicati i lavori nel segmento tra l’incrocio con via XX Settembre e quello con viale Matteotti. Ma il piano di risistemazione delle strade di Biella, un investimento da 1,6 milioni di euro, è solo ai primi passi: oggi pagherà pegno anche il traffico urbano, in modo probabilmente più pesante che nei giorni scorsi, per l’inizio dell’intervento in via Bertodano. Sarà interessato, in otto giorni effettivi di cantiere fino a venerdì 19, il tratto tra le due rotonde di via Carso e dei giardini Zumaglini. Il divieto di sosta sarà permanente sui due lati della strada, il cantiere invece si muoverà pezzo per pezzo, rendendo non transitabile solo un senso di marcia alla volta e non per tutta la sua lunghezza. Ma si parla di una strada che è tra le principali direttrici est-ovest della città ed è facile aspettarsi qualche rallentamento. Quindi il consiglio è quello consueto: uscire di casa con un po’ di anticipo e studiare qualche percorso alternativo (per esempio viale Roma-viale Macallé-via Galimberti) per raggiungere il centro da sud o via Serralunga-incrocio di Riva per arrivarci da nord. Oggi dovrebbe essere regolarmente aperta anche la carreggiata in direzione di via Italia di viale Matteotti, il cui blocco ha suscitato qualche protesta dei commercianti, registrata da La Provincia di Biella, per le difficoltà a portare le merci in negozio. «Prima sono stato contestato perché c’erano le buche» ha risposto l’assessore ai Lavori pubblici Davide Zappalà «e adesso perché le chiudiamo».
Cosa succede in città
Oggi alle 20,30 a Mongrando l’autrice Marta Belliero presenterà il suo libro “Noi oltre il tempo” in un incontro nel salone adiacente alla biblioteca comunale in via Roma 40. L’ingresso è libero
Oggi alle 20,45 a Occhieppo Superiore si terrà il secondo incontro del ciclo “Alle porte della modernità”, dedicato alla conoscenza del Medioevo. Alla biblioteca comunale Enrica e Luigi Maffeo parleranno di musica sul tema “Dal canto monodico al trionfo della polifonia”. L’ingresso è libero
Oggi alle 20,45 a Biella torna il cabaret sul palcoscenico del teatro Odeon con “Le filippiche” di Filippo Caccamo, ex insegnante delle scuole medie che racconta in chiave divertente le disavventure e le peripezie del mondo della scuola. Gli ultimi biglietti da 23 a 34,50 euro sono a disposizione a questo link
La foto del giorno
Domenica scorsa si è disputato sui campi di via Salvo d’Acquisto il Trofeo dell’Orso, manifestazione rigorosamente giovanile organizzata dal Biella Rugby. Hanno partecipato 48 squadre dagli Under 6, grandi appena più della palla (e che hanno disputato un torneo senza classifica), agli Under 12 passando per le categorie intermedie. Bambine e bambini, ancora in squadre miste, hanno “invaso” la città arrivando da Piemonte, Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta. Per quel che conta, si è aggiudicato il trofeo per il secondo anno il Rugby Varese davanti al club di casa e all’As Milano. Ma, come dimostra la fotografia, scattata da Lorenzo Fassoletto e pubblicata sui canali social del Biella Rugby, è stata una giornata di gioia pura all’insegna dello sport, un altro dei piccoli miracoli di una società che ha messo un luogo lontano dai santuari del nord-est sulla mappa dell’Italia della palla ovale. E lo ha fatto nel modo migliore, non rinunciando a un grammo di impegno per il settore giovanile nonostante i successi della prima squadra, che è in lizza per entrare nel prossimo massimo campionato italiano.